Eiaculazione precoce e ritardata
Eiaculazione precoce e ritardata: troppo presto o troppo tardi? I disturbi dell’eiaculazione possono essere trattati efficacemente con un percorso di psicoterapia online.
Eiaculazione precoce e ritardata sono tra i disturbi dell’eiaculazione più comuni e possono causare sentimenti di ansia, vergogna e imbarazzo.In questo articolo descriviamo i diversi tipi di disturbi dell´eiaculazione e forniamo alcuni consigli per affrontarli.
Che cosa è l’eiaculazione?
L’eiaculazione accompagna l’orgasmo maschile e consiste nell’emissione dello sperma dall’uretra.
Si tratta di un processo di natura riflessa che si accompagna al superamento del picco dell’eccitazione e che prevede due fasi distinte.
Nella prima fase, la contrazione degli organi riproduttivi interni (tra cui la prostata e le vescicole seminali) spinge le diverse componenti dello sperma nell’uretra. Nella seconda fase, il liquido seminale viene espulso attraverso delle contrazioni ritmiche dei muscoli che si trovano alla base del pene e dell’ano. Si tratta di contrazioni involontarie: infatti, una volta avviato il processo eiaculatorio, è normalmente difficoltoso controllare la fuoriuscita dello sperma dall’uretra.
Quali problemi possono verificarsi nell’eiaculazione?
In alcuni casi l’eiaculazione può verificarsi in condizioni ritenute non normali da parte dell’uomo e/o della coppia, e possono causare vissuti di imbarazzo, vergogna o insoddisfazione.
Le lamentele più frequenti che ascolto dalle persone che si rivolgono a me per una consulenza psicoterapica online riguardano le tempistiche dell’eiaculazione che, se arriva troppo presto o in ritardo, può causare disagio. Lo stesso avviene anche nelle situazioni in cui si verifica una vera e propria incapacità di eiaculare.
Il DSM 5 (APA, 2013), il noto manuale diagnostico dell’American Psychiatric Association, include queste condizioni problematiche nel capitolo delle disfunzioni sessuali in due diverse categorie: l’eiaculazione precoce e l’eiaculazione ritardata.
Accanto a queste disfunzioni, cito anche la cosiddetta eiaculazione retrograda. Si tratta di una condizione nella quale lo sperma, invece di confluire verso l’uretra, fa retromarcia e viene versato nella vescica. Anche raggiungendo l´orgasmo in questi casi non vi è fuoriuscita esterna dello sperma.
Come riportato dal Centro per la medicina riproduttiva maschile e la microchirurgia di New York, si tratta di un’anomalia strutturale o funzionale del collo della vescica che può avere cause di natura anatomica, neurologica o farmacologica.
Nel primo caso, l’eiaculazione retrograda può essere ricondotta a malformazioni congenite o conseguenti a un intervento chirurgico al collo della vescica. Nel secondo caso, invece, disfunzioni neurologiche possono essere collegate a patologie sistemiche come il diabete o possono interferire con la capacità del collo della vescica di chiudersi. Rispetto alle cause farmacologiche, infine, alcuni farmaci (neurolettici, anti-ipertensivi, antipsicotici, alfa-bloccanti, ecc.) possono causare l’eiaculazione retrograda inducendo la paralisi del collo della vescica.
Quando un problema nei tempi dell’eiaculazione diventa un disturbo?
Stabilire quando l´eiaculazione precoce o in ritardo configuri un disturbo sessuale vero e proprio non è semplice. Ovviamente non è solamente una questione di secondi o minuti. È invece molto importante tenere nella giusta considerazione i livelli di ansia e di stress soggettivo, sperimentati dall’individuo o dalla coppia.
In effetti, la “giusta” durata del rapporto, dall’inizio dell’attività sessuale all’eiaculazione, è un criterio che varia da persona a persona e da coppia a coppia: ciò che può costituire un problema per un individuo o per una coppia, cioè, può non esserlo per un altro/a.
Come già precisato, infatti, le disfunzioni nella fase eiaculatoria possono spiegarsi anche con condizioni mediche o essere indotte dall’uso di farmaci. Se gli accertamenti medici danno esito negativo diventa importante rivolgersi a uno psicoterapeuta esperto di sessuologia clinica e che sappia fornire un´accurata valutazione del problema, una diagnosi e un trattamento.
Premesso ciò, vediamo adesso quando è possibile parlare di eiaculazione precoce e ritardata.
Quali sono i sintomi dell’eiaculazione precoce?
Nello specifico, il DSM 5 parla di eiaculazione precoce laddove essa avvenga circa un minuto dopo la penetrazione. Inoltre, è necessario che il problema si verifichi nel 75-100% dei rapporti sessuali per un periodo di almeno sei mesi e causando un disagio soggettivo importante. La diagnosi di eiaculazione precoce deve infatti tenere conto anche delle preoccupazioni dell’uomo in merito al fatto che il culmine del piacere arrivi troppo velocemente dopo la penetrazione.
Un bravo psicoterapeuta esperto in sessuologia sarà anche in grado di specificare la gravità di malattia.
L´eiaculazione precoce è lieve quando avviene entro circa 30-60 secondi dopo la penetrazione vaginale. Moderata se si verifica entro circa 15-30 secondi dopo la penetrazione vaginale. Grave quando invece si verifica già prima dell´attività sessuale o comunque entro 15 secondi dalla penetrazione vaginale.
L’eiaculazione precoce ha un impatto importante sulla vita di un uomo, in particolare sulla sua autostima e sulle relazioni: l’incapacità di controllare l’eiaculazione può generare ansia, vergogna, imbarazzo, tristezza e sensi di colpa. Ciò è tanto più vero in una società in cui le persone vengono giudicate per le loro performance (a letto e non!).
Quali sono i sintomi dell’eiaculazione ritardata?
La caratteristica fondamentale dell’eiaculazione ritardata, invece, consiste in un marcato ritardo nell´eiaculazione o nell’incapacità di eiaculare. Un simile problema deve verificarsi nel 75-100% dei rapporti sessuali in cui sia avvenuta una adeguata stimolazione erotica o sessuale da parte del partner. L’incapacità di eiaculare o il ritardo nell’eiaculazione devono verificarsi per almeno sei mesi e associandosi a un disagio clinicamente significativo. I problemi, inoltre, non devono essere meglio spiegati da condizioni mediche, disturbi psichiatrici, uso di farmaci e sostanze. Allo stesso modo, infine, le difficoltà nell’eiaculazione non devono essere riconducibili a fattori situazionali (per esempio posizioni scomode o dolorose).
Se le condizioni sopra esposte sono soddisfatte, è opportuno anche focalizzarsi sulle percezioni del disturbo da parte della coppia. In tal senso, per esempio, sarà possibile parlare di ritardo se entrambi i partner riferiscono frustrazione rispetto alla mancata o tarda eiaculazione e/o riportano dolore genitale come conseguenza dei tentativi ripetuti di finalizzare il rapporto sessuale. Molto spesso, inoltre, le coppie riferiscono una serie di difficoltà psicologiche come ansia anticipatoria e ansia da prestazione che si possono declinare come evitamento dei rapporti sessuali. Chi soffre di eiaculazione ritardata o assente può vivere il sesso come una fonte di ansia, stress e frustrazione. Ma anche il partner può sentirsi incapace di attrarre il compagno e può mal tollerare l’eccessiva durata del rapporto.
Disturbi dell’eiaculazione: quali trattamenti?
Eiaculazione precoce e ritardata: quali sono i trattamenti?
Partiamo dal trattamento dell´eiaculazione anterograda. Il trattamento dell’eiaculazione retrograda dipende dalle cause. L´eiaculazione anterograda causata da farmaciègeneralmente facile da curare. In genere una volta sospeso o sostituito il farmaco che causa l´eiaculazione anterograda il problema scompare. Maggiori difficoltà, invece, possono riscontrarsi in caso di problemi anatomici o neurologici che, se curabili, potrebbero richiedere trattamenti medici di tipo chirurgico.
La terapia d’elezione per l’eiaculazione precoce, invece, prevede una combinazione di psicoterapia (anche online) e farmacoterapia. Alcuni compiti esperienziali che il terapeuta suggerisce sono particolarmente utili nel migliorare il controllo dei tempi del rapporto.
Per quanto riguarda l’eiaculazione ritardata, infine, l’utilizzo di alcuni farmaci è ancora in via di sperimentazione. Al contrario, la psicoterapia rappresenta un´ottima strategia per contrastare il fenomeno. In alcuni casi, poi, si è rivelata di una certa utilità la stimolazione vibratoria del pene, proposta per aumentare la sensibilità di questo organo e agevolare l´eiaculazione.
Per concludere, è possibile sottolineare che la psicoterapia può essere sempre di supporto sia all’uomo che alla coppia nell’accettazione di condizioni mediche non trattabili, oltre che per favorire la consapevolezza di eventuali dinamiche intrapsichiche e relazionali che possono influenzare la durata dei rapporti e la reciproca soddisfazione.
Eiaculazione precoce e ritardata possono essere curate efficacemente con la psicoterapia (sia online che in presenza). E ritrovare la giusta intesa sotto le lenzuola sarà un gioco da ragazzi!
Riferimenti bibliografici
American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
Center for Male Reproductive Medicine & Microsurgery di New York, consultato su https://maleinfertility.org/sexual-medicine/erectile-dysfunction-ed/ejaculation-disorders