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Amore: sentimento o decisione?

Amore: sentimento o decisione?

L’amore può assumere molte forme e manifestarsi in diversi modi, ma una delle questioni più dibattute riguardo all’amore è se sia principalmente un sentimento o una decisione. Questo dibattito ha alimentato numerose discussioni e riflessioni nel corso dei secoli. L’amore è una questione di cuore o di mente? Vediamo insieme i punti chiave di questo dibattito.

L’amore come sentimento

L’idea che l’amore sia innanzitutto un sentimento è una prospettiva molto diffusa. Secondo questa visione, l’amore è una reazione emotiva spontanea che si sviluppa quando ci sentiamo attratti da qualcuno o qualcosa. Questo sentimento può scaturire da una vasta gamma di fattori, tra cui l’aspetto fisico, il carattere, gli interessi condivisi e la chimica tra due persone. L’amore come sentimento è spesso descritto come una sorta di “colpo di fulmine”, un’emozione travolgente che ci travolge senza preavviso.

<Una delle teorie più influenti sull’amore come sentimento è la teoria dell’amore romantico proposta dallo psicologo Robert Sternberg. Egli ha suddiviso l’amore in tre componenti principali:

  • passione
  • intimità
  • impegno.

La passione è ciò che spesso percepiamo come il sentimento d’amore, caratterizzato da desiderio, eccitazione e attrazione fisica.

L’intimità riguarda la connessione emotiva e la comprensione reciproca.

Infine l’impegno rappresenta la volontà di mantenere una relazione a lungo termine.

Questa teoria sottolinea l’importanza del sentimento d’amore nel contesto delle relazioni romantiche.

L’amore come sentimento è anche spesso associato all’idea di “far battere il cuore”, un’emozione che non può essere razionalmente spiegata o controllata. È l’emozione che fa sì che le persone compiano gesti romantici, come regalare fiori o scrivere lettere d’amore. L’aspetto più importante dell’amore come sentimento è che è spesso considerato incontrollabile. Non possiamo decidere chi o cosa amare, l’amore semplicemente accade.

L’amore come decisione

Dall’altro lato dello spettro, c’è l’idea che l’amore sia principalmente una decisione cosciente. Secondo questa prospettiva, . Le persone che sostengono questa visione credono che possiamo decidere di amare qualcuno o qualcosa, indipendentemente dai nostri sentimenti iniziali.

Una delle teorie che supportano l’amore come decisione è la teoria della “volontà di amare” proposta dal filosofo Erich Fromm. Fromm sottolinea che l’amore è un atto di volontà, non solo un sentimento. Secondo lui, amare richiede sforzo e impegno attivo, che coinvolge prendere decisioni e agire in un modo che promuova il benessere dell’altro. L’amore, da questa prospettiva, è un atto di generosità e dedizione.

Un altro aspetto importante dell’amore come decisione è la capacità di superare ostacoli e difficoltà in una relazione. Quando ci innamoriamo, possiamo essere sopraffatti dall’entusiasmo iniziale, ma è la decisione di lavorare insieme e superare le sfide che può davvero rafforzare un legame amoroso. L’amore come decisione implica anche l’idea che possiamo scegliere di amare qualcuno nonostante i suoi difetti o imperfezioni.

Una prospettiva combinata

Mentre il dibattito tra l’amore come sentimento e l’amore come decisione persiste, molti esperti ritengono che queste due prospettive non siano necessariamente incompatibili. L’amore può includere elementi di entrambe le dimensioni.

L’idea che l’amore sia un sentimento iniziale può essere vista come il primo passo di una relazione, ma l’amore come decisione diventa cruciale quando la relazione è messa alla prova. Nel corso del tempo, i sentimenti iniziali di passione possono diminuire o fluttuare, ma la decisione di impegnarsi e lavorare su una relazione può rafforzare il legame.

Inoltre, le relazioni richiedono spesso compromessi e adattamenti, il che implica la presa di decisioni. Questi compromessi possono derivare dalla volontà di amare e di mantenere una relazione sana. Ad esempio, si possono fare sacrifici per il bene della persona amata, dimostrando così l’amore come decisione.

Cambiamenti culturali e sociali

Le opinioni sulla natura dell’amore possono variare notevolmente in base alla cultura, all’epoca storica e all’individuo. In alcune culture, l’idea dell’amore come decisione può essere più prominente, mentre in altre, l’amore come sentimento può essere enfatizzato. Allo stesso modo, le prospettive sull’amore possono cambiare nel corso del tempo, influenzate da fattori sociali e culturali.

Ad esempio, nelle società tradizionali, i matrimoni combinati possono essere basati su considerazioni pratiche, come la compatibilità familiare e finanziaria, e l’amore può svilupparsi nel tempo. Tuttavia, nelle società occidentali moderne, l’idea dell’amore romantico e della ricerca dell’anima gemella può essere più prevalente, ponendo l’enfasi sul sentimento d’amore.

Conclusioni

In definitiva, l’eterna domanda se l’amore sia principalmente un sentimento o una decisione non ha una risposta univoca. L’amore è un’esperienza profondamente personale e complessa che può includere elementi di entrambe le dimensioni. I sentimenti d’amore sono spesso ciò che inizia una relazione, ma la decisione di impegnarsi è ciò che fa la differenza nel lungo termine.

paura di amare

Come scegliere il partner giusto?

La scelta di un partner per la vita è una decisione significativa che dipende dalle nostre preferenze e valori personali. Quali sono allora i principali fattori da considerare quando cerchi una persona con la quale condividere la propria vita? Te ne indico qualcuno:

Compatibilità: assicurati di condividere valori, obiettivi e interessi fondamentali. La compatibilità è fondamentale per una relazione di successo a lungo termine. Ma a quali valori dovremmo guardare? Ecco una lista di alcuni valori personali comuni che considero importanti per la scelta di un partner per la vita. Ricorda che questi valori possono variare da persona a persona, e ciò che è importante per te potrebbe essere diverso da ciò che è importante per qualcun altro. Scegliere i valori che rispecchiano meglio chi sei è un passo importante per vivere una vita significativa e autentica:

  1. Onestà: Essere sinceri e veritieri nelle tue azioni e parole.
  2. Integrità: Mantenere un alto standard di comportamento morale.
  3. Rispetto: Mostrare considerazione e gentilezza verso gli altri.
  4. Empatia: Comprendere e condividere i sentimenti degli altri.
  5. Amore: Coltivare relazioni amorevoli e affettuose con gli altri.
  6. Grazia: Accettare gli altri e te stesso con tolleranza e compassione.
  7. Generosità: Condividere con gli altri e dare senza aspettarsi nulla in cambio.
  8. Responsabilità: Assumerti le tue responsabilità e impegnarti in ciò che fai.
  9. Autenticità: Essere te stesso e vivere in modo congruente con i tuoi valori.
  10. Persistenza: Mantenere la determinazione e l’impegno nel perseguire i tuoi obiettivi.
  11. Flessibilità: Essere aperti al cambiamento e all’adattamento.
  12. Apprendimento: Cercare di crescere e imparare continuamente.
  13. Sostenibilità: Preoccuparsi dell’ambiente e cercare di vivere in modo sostenibile.
  14. Spiritualità: Coltivare una connessione con qualcosa di più grande di te stesso.
  15. Indipendenza: Avere un senso di autonomia e indipendenza nella vita.
  16. Equità: Cercare la giustizia e l’uguaglianza per tutti.
  17. Ottimismo: Mantenere una mentalità positiva e speranzosa.
  18. Salute: Prendersi cura del proprio benessere fisico e mentale.
  19. Avventura: Cercare nuove esperienze e avventure nella vita.
  20. Creatività: Esprimere te stesso attraverso l’arte, la musica o altre forme creative.

Questi sono solo alcuni esempi di valori personali. La lista potrebbe essere molto più lunga e personalizzata in base alle tue esperienze e priorità di vita. Riflettere su quali di questi valori sono più importanti per te può aiutarti a prendere decisioni in linea con la tua autenticità e a vivere una vita significativa.

 

Comunicazione: una comunicazione efficace è la chiave per un matrimonio sano. Cerca qualcuno con cui puoi discutere apertamente e onestamente dei tuoi pensieri, sentimenti e preoccupazioni.

Fiducia e rispetto: una solida base di fiducia e rispetto reciproco è vitale. La fiducia si costruisce nel tempo attraverso la costante onestà e affidabilità.

Compatibilità emotiva: considera l’intelligenza emotiva e la compatibilità. Potete sostenervi a vicenda emotivamente attraverso gli alti e bassi della vita?

Indipendenza: sebbene essere una coppia sia importante, è anche essenziale che ogni persona mantenga la propria individualità e indipendenza. Cerca qualcuno che valorizzi sia le attività personali che quelle comuni.

Stile di vita: valuta se i tuoi stili di vita sono compatibili, comprese le routine quotidiane, gli hobby e i piani a lungo termine. Per esempio, se tu sei un pantofolaio e il tuo partner una “party queen” alla lunga potreste soffrire entrambi nella relazione a causa delle vostre differenze di stile di vita. Stessa cosa vale per i piani a lungo termine: se tu sogni una famiglia, dei figli mentre il tuo partner rabbrividisce alla sola idea di dover diventare genitore forse è il caso di riconsiderare la scelta…

Compatibilità finanziaria: discuti i tuoi obiettivi e le tue aspettative finanziarie. È importante essere sulla stessa lunghezza d’onda per quanto riguarda budget, spesa e risparmio. Tu mani bucate e il partner formica? I litigi sono dietro l’angolo…

Sostegno familiare: pensa a quanto andate d’accordo con le rispettive famiglie e a come le dinamiche familiari potrebbero influenzare la vostra relazione.

Risoluzione dei conflitti: come gestite entrambi i conflitti? È importante essere in grado di affrontare i disaccordi in modo costruttivo.

Responsabilità condivise: discutere ruoli e responsabilità nella relazione, come le faccende domestiche, la cura dei figli e le ambizioni di carriera vi consente di avere un’idea di cosa vi aspettate l’uno dal’altro.

Attrazione fisica: l’attrazione fisica può essere importante in una relazione romantica, ma ricorda che è solo un aspetto di una relazione di successo.

Impegno a lungo termine: se l’idea è di avere un partner per la vita, assicurati che entrambi siate propensi all’idea di una relazione permanente e che siate disposti a fare lo sforzo necessario per mantenere un matrimonio o una convivenza sani.

Amore, sostegno e affetto reciproci: l’amore dovrebbe essere il fondamento della tua relazione. Cerca qualcuno che si preoccupi sinceramente del tuo benessere e della tua felicità. Un buon partner sa quando supportare le tue aspirazioni personali e professionali e incoraggiare la tua crescita.

Un punto finale ma importantissimo: prenditi tutto il tempo necessario per conoscere qualcuno prima di considerare il matrimonio o una convivenza. Ricorda che nessuno è perfetto e ogni relazione richiede impegno e compromesso. Inoltre, una comunicazione aperta e onesta è fondamentale durante tutto il processo di costruzione di una vita insieme. Il matrimonio è una partnership, quindi trovare una persona che sia in linea con i tuoi valori e che sia impegnata nel successo della relazione è la chiave.

sesso e ansia

Sex and the… anxiety! Quando l’ansia impatta sul sesso.

L’ansia da prestazione e l’ansia anticipatoria sono due condizioni nemiche del buon sesso. Chi ne soffre riporta diverse problematiche sessuali, tra cui difficoltà a raggiungere o mantenere l’erezione, eiaculazione precoce o ritardata, dolore durante la penetrazione, difficoltà di lubrificazione, ecc.

Sesso e ansia da prestazione

In questo articolo ho parlato di cosa si intenda per ansia da prestazione. Nella sfera sessuale, l’ansia da prestazione si manifesta come un timore di non poter performare adeguatamente durante un incontro sessuale. Chi soffre di ansia da prestazione vive con forte angoscia l’esperienza sessuale. La paura di fare brutta figura, quella di essere giudicati negativamente dal partner, o addirittura il rischio che possa spargersi la voce di un possibile flop tra le lenzuola è spesso sufficiente per sottrarsi ed evitare l’incontro sessuale. Da dove origina l’ansia da prestazione? Ci possono essere diverse cause, alcune tra le più importanti sono:

  • un’esperienza di défaillance a letto
  • elevati livelli di perfezionismo
  • bassa autostima
  • un’eccessiva attenzione ai segnali del proprio corpo
  • la paura del giudizio altrui

In questo articolo ti spiego come superare l’ansia da prestazione.

Sesso e ansia anticipatoria

L’ansia anticipatoria viene spesso confusa con l’ansia da prestazione ma in realtà si tratta di due costrutti non totalmente sovrapponibili. Ho parlato di ansia anticipatoria in questo articolo. Ma che rapporto c’è tra sesso e ansia anticipatoria? E’ presto detto: la persona inizia a immaginare scenari catastrofici legati alla possibilità di non riuscire ad avere un rapporto sessuale soddisfacente col partner. Anche in questo caso il timore può essere così paralizzante che la persona evita di trovarsi in situazioni in cui avverte la possibilità di un incontro sessuale.

“Perché mi sento in ansia quando devo fare sesso”?

Il sesso è molto più di una semplice attività fisica. Non c’è dubbio che anche le emozioni giochino un ruolo fondamentale quando ci si mette a nudo di fronte a un’altra persona. Il sesso dovrebbe essere un’attività intima, piacevole e divertente, ma è difficile spassarsela se ci si preoccupa costantemente di come stia andando l’incontro. Quali sono allora le cause dell’ansia da prestazione sessuale?

Esistono diverse cause alla base dell’ansia da sesso:

  • Paura di non soddisfare sessualmente il partner.
  • Autospectatoring. Quando tu diventi il centro delle tue preoccupazioni, l’altro scompare e il sesso si riduce a un atto masturbatorio in presenza del partner.
  • Cattiva immagine corporea, compresa la preoccupazione per il proprio peso o la propria forma (seno, spalle, braccia, sedere, ecc.)
  • Problemi relazionali: nelle coppie stabili, il buon sesso è frutto di un rapporto di coppia basato sull’affetto, l’amore, la stima e il rispetto reciproci. Quando una di queste componenti viene a mancare il sesso ne risente.
  • Preoccupazione per i propri organi genitali (pene troppo piccolo, ecc.)
  • Paura di eiaculare troppo presto o di impiegare troppo tempo per raggiungere l’orgasmo. O non raggiungerlo affatto. E allora, chissà l’altro cosa penserà di me?
  • Poca intimità relazionale con il partner (questo vale soprattutto per le one night stand!). Cambiare spesso partner sessuale non consente ad alcune persone di raggiungere quella intimità, fiducia e serenità che sono alla base di rapporti sessuali soddisfacenti.

    Le preoccupazioni sono correlate al rilascio di alcuni ormoni dello stress, come l’adrenalina e la norepinefrina. Uno degli effetti degli ormoni dello stress è quello di restringere i vasi sanguigni. Quando scorre meno sangue lungo il pene, è più difficile avere un’erezione, per esempio. Anche chi normalmente non ha problemi a eccitarsi può non essere in grado di godere a pieno dell’esperienza sessuale quando sopraffatto dall’ansia da prestazione.


Lo stato d’animo influenza profondamente la capacità di eccitarsi. Anche quando ci si trova a letto con qualcuno di sessualmente attraente, preoccuparsi di essere in grado di soddisfare il partner può rendere davvero difficile fare sesso.

L’ansia da prestazione sessuale non viene diagnosticata così spesso nelle donne come negli uomini, ma può influenzare l’eccitazione anche nelle donne. L’ansia può impedire alle donne di raggiungere un’adeguata lubrificazione per fare sesso e può accompagnarsi a dolore durante la penetrazione e a un ridotto desiderio di fare l’amore.

L’ansia può portarti fuori dalla giusta mentalità per il sesso. Quando sei concentrato sul fatto che ti esibirai bene, non puoi concentrarti su quello che stai facendo a letto. Anche se sei in grado di eccitarti, potresti essere troppo distratto per raggiungere l’orgasmo.

L’ansia da prestazione sessuale porta a un ciclo di problemi. Potresti diventare così ansioso per il sesso che non puoi esibirti, il che porta a un’ansia da prestazione ancora maggiore.

Come superare l’ansia da prestazione sessuale?


Di solito è bene escludere ogni causa medica. Per questo motivo una visita da un andrologo o un ginecologo potrà aiutarti a valutare e trattare eventuali cause organiche legate a difficoltà sessuali.

Se la causa non è organica, puoi chiedere aiuto a uno psicoterapeuta specializzato in problematiche sessuali. La terapia può aiutarti a capire e quindi a ridurre o eliminare i problemi che causano la tua ansia da prestazione sessuale.

Sii aperto con il tuo partner. Parlare con il tuo partner della tua ansia può aiutarti ad alleviare alcune delle tue preoccupazioni e trovare una soluzione insieme, come la terapia di coppia.

Il sesso non è solo penetrazione. Un massaggio o una doccia insieme sono modi di vivere l’intimità senza ansia da performance.

Fai esercizio fisico. L’allenamento non solo ti fa sentire meglio con il tuo corpo, ma migliora anche la tua resistenza a letto.

Infine, sii buono con te stesso. Non rimproverarti per il tuo aspetto o le tue capacità a letto. A volte, il peggior critico di te stesso sei proprio tu, non l’altro. Accetta le tue fragilità, anche a letto.

Cos’è il sesso per te?

Ci hai mai pensato? Le persone attribuiscono al sesso significati diversi. Per alcuni il sesso è solo divertimento, un modo per rilassarsi, per godere, per esibirsi, per dimenticare, per attivarsi, per fuggire dalla noia, per pompare un po’ il proprio ego, per sentirsi accettati. Per altri è un modo di vivere a pieno l’intimità con il proprio partner, fino a diventare “una carne sola“, in una fusione perfetta di corpi e anime che si raccontano di volersi bene. Per altri ancora il sesso è mero atto procreativo. Quale significato attribuisci tu al sesso? E’ in linea con il significato attribuitogli dal tuo partner? Ti faccio un esempio. Mi capita spesso di lavorare con coppie che si rivolgono a me per intraprendere un percorso di psicoterapia di coppia per problemi sessuali. Sono diversi i significati che per ciascuno di loro ha il sesso. Così, lei incalza lui: “Dobbiamo fare sesso in questi giorni perché sono fertile e io voglio un bambino a tutti i costi, perché alla soglia dei 40 anni il tempo stringe“. E allora lui, che magari neanche è troppo convinto di voler diventare genitore, inizia improvvisamente a lamentare difficoltà di erezione, di eiaculazione o di mancanza di desiderio. Oppure, coppie in cui quando uno dei due non raggiunge l’orgasmo scoppia il putiferio “perché significa che non ti piaccio abbastanza o perché sicuramente avrai l’amante!”. E giù a piangere o ad arrabbiarsi. Altre coppie poi utilizzano il sesso come strumento per premiare o punire l’altro (concedendosi o meno al partner in base a come l’altro si comporta e corrisponde o meno alle mie aspettative: il famoso “Stasera scordatela!“. Altre volte, nel calo di desiderio o nelle difficoltà di lubrificazione, erezione e/o raggiungimento dell’orgasmo è il corpo che si sottrae in tutta la sua fisicità, nella carne, alla relazione, laddove la persona non riesce a comunicare al partner che la storia è finita. Difficoltà economiche, lavorative, questioni familiari sono poi tutti fattori stressanti che possono impattare negativamente sulla sfera sessuale. Attraverso la psicoterapia di coppia è possibile esplorare il significato che il sesso ha per ciascuno dei partner e lavorare insieme per migliorare la comunicazione e l’intimità relazionale, prima ancora che sessuale. Un buon sesso non potrà che scaturire da una ritrovata intesa di coppia.