Soffro di ansia o di ADHD?

L’ansia e il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) sono due condizioni psicologiche distinte, ma condividono molti sintomi sovrapposti, rendendo spesso difficile distinguerle l’una dall’altra. In particolare, quando una persona manifesta alti livelli di ansia, difficoltà di concentrazione, irrequietezza e distraibilità, è facile confondere questi sintomi con l’ADHD. Tuttavia, comprendere le differenze chiave tra queste due condizioni è fondamentale per una diagnosi corretta e un trattamento efficace.

Definizione di Ansia e ADHD

Ansia: L’ansia è una risposta naturale del corpo allo stress, spesso percepita come una sensazione di preoccupazione, paura o apprensione. Può essere una risposta temporanea a una situazione specifica o diventare cronica, interferendo significativamente con la vita quotidiana. L’ansia cronica si manifesta in diverse forme, come il disturbo d’ansia generalizzato (GAD), il disturbo di panico, le fobie, ecc. Le persone con ansia tendono a preoccuparsi eccessivamente di eventi futuri o passati, sviluppando una costante tensione mentale e fisica.

ADHD: L’ADHD è un disturbo neurobiologico caratterizzato da un deficit dell’attenzione, iperattività e impulsività, che può presentarsi in vari gradi. Le persone con ADHD possono avere difficoltà a concentrarsi su un compito specifico, essere facilmente distraibili, avere un bisogno continuo di muoversi e possono agire impulsivamente senza pensare alle conseguenze. Anche se l’ADHD è spesso associato all’infanzia, molte persone continuano a sperimentarne i sintomi anche nell’età adulta.

Sintomi comuni

Una delle principali difficoltà nel distinguere tra ansia e ADHD deriva dal fatto che entrambi i disturbi possono causare problemi di concentrazione, distraibilità e irrequietezza. Vediamo alcuni dei sintomi principali che possono sovrapporsi tra ansia e ADHD:

Sintomi comuni:

Difficoltà di concentrazione: sia le persone con ansia che quelle con ADHD possono trovare difficile mantenere la concentrazione su un compito. Nell’ansia, questa difficoltà è spesso causata dalla preoccupazione eccessiva o dalla tensione mentale; nell’ADHD, invece, la difficoltà è legata alla naturale tendenza del cervello a essere iperattivo e facilmente distraibile.

Distraibilità: entrambi i disturbi possono far sì che una persona sia facilmente distraibile, portando a difficoltà nel completare i compiti. Tuttavia, la distraibilità nell’ansia può derivare da pensieri intrusivi e preoccupazioni, mentre nell’ADHD è spesso legata a stimoli esterni o all’incapacità di mantenere l’attenzione su un compito specifico.

Irrequietezza: l’irrequietezza fisica è un segno comune sia di ansia che di ADHD. Le persone con ansia possono sentirsi nervose, agitarsi o avere difficoltà a rilassarsi a causa dell’eccessiva preoccupazione, mentre nell’ADHD l’irrequietezza può manifestarsi come bisogno costante di muoversi o cambiare attività.

Fatica mentale: la difficoltà nel concentrarsi o nell’organizzare i pensieri può portare a una fatica mentale significativa sia nell’ansia che nell’ADHD.

Differenze fondamentali

Nonostante le somiglianze nei sintomi, ci sono differenze fondamentali tra ansia e ADHD. Capire queste differenze è essenziale per una corretta diagnosi.

1. Natura dei problemi di attenzione:

Ansia: Nelle persone con ansia, la difficoltà di concentrazione è spesso legata ai pensieri ansiosi e intrusivi. Ad esempio, una persona potrebbe trovare difficile concentrarsi perché è costantemente preoccupata per qualcosa che potrebbe accadere o che è già successo. Il problema qui non è l’incapacità del cervello di mantenere l’attenzione, ma piuttosto il fatto che l’attenzione è costantemente deviata verso pensieri ansiosi.

ADHD: Nell’ADHD, la difficoltà di attenzione è più generalizzata. Non è tanto una questione di preoccuparsi di qualcosa in particolare, ma piuttosto una difficoltà intrinseca nel mantenere l’attenzione su qualsiasi cosa per un lungo periodo. Questo può includere la lettura di un libro, ascoltare una conversazione o completare un compito. Le persone con ADHD possono saltare da un’attività all’altra senza portarle a termine.

2. Origine dell’irrequietezza:

Ansia: L’irrequietezza nell’ansia è spesso di natura mentale e fisica. Può derivare da un costante stato di preoccupazione o dalla sensazione che “qualcosa non va”. Le persone con ansia possono agitarsi, giocare nervosamente con le mani o i piedi, e avere difficoltà a sedersi fermi a causa della tensione nervosa.

ADHD: Nell’ADHD, l’irrequietezza è spesso più fisica e impulsiva. Le persone con ADHD possono avere bisogno di muoversi, tamburellare con le dita o alzarsi frequentemente durante un compito. Questo comportamento non deriva necessariamente da una preoccupazione interna, ma è piuttosto una manifestazione di iperattività fisica e impulsività.

3. Impulsività:

Ansia: L’impulsività non è un sintomo caratteristico dell’ansia. Le persone ansiose tendono a essere più riflessive, spesso preoccupate delle possibili conseguenze delle loro azioni. Questo può portare a una tendenza a rimandare decisioni o azioni per paura di commettere errori.

ADHD: L’impulsività è un sintomo chiave dell’ADHD. Le persone con ADHD possono agire senza pensare, parlare fuori luogo o prendere decisioni senza considerare le conseguenze. Questo comportamento è spesso una reazione immediata piuttosto che il risultato di una preoccupazione o ansia.

4. Origine della fatica:

Ansia: La fatica nell’ansia è spesso il risultato di uno stato costante di allerta mentale. L’ansia cronica mette il cervello e il corpo in uno stato di stress prolungato, che può essere estremamente stancante sia mentalmente che fisicamente.

ADHD: Anche le persone con ADHD possono sperimentare fatica, ma spesso è il risultato della difficoltà nel mantenere l’attenzione o nel completare i compiti. La fatica nell’ADHD può derivare dal continuo passaggio da un’attività all’altra senza riuscire a portare a termine nulla, il che può essere frustrante e mentalmente esaurente.

Come distinguere l’ansia dall’ADHD

Quando un professionista della salute mentale cerca di distinguere tra ansia e ADHD, ci sono diversi fattori chiave da considerare:

Storia dei sintomi

Nell’ADHD, i sintomi spesso sono presenti fin dall’infanzia e possono continuare nell’età adulta. In contrasto, l’ansia può svilupparsi in qualsiasi momento della vita, spesso in risposta a eventi o stress specifici.

Contesto dei sintomi

Le persone con ansia possono avere sintomi che variano a seconda della situazione. Ad esempio, una persona può sentirsi particolarmente ansiosa in situazioni sociali o quando è sotto pressione. Nell’ADHD, i sintomi di distraibilità e iperattività sono generalmente presenti in vari contesti, indipendentemente dalla situazione.

Trattamento

I trattamenti per l’ansia e l’ADHD differiscono. L’ansia viene spesso trattata con la psicoterapia e farmaci ansiolitici o antidepressivi. L’ADHD, invece, viene spesso trattato con farmaci stimolanti, come il metilfenidato o l’anfetamina, che migliorano la concentrazione e riducono l’iperattività.

La comorbilità tra ansia e ADHD

Un aspetto importante da considerare è che ansia e ADHD possono coesistere nella stessa persona. La comorbilità tra queste due condizioni è abbastanza comune. Le persone con ADHD possono sviluppare ansia a causa delle difficoltà quotidiane che incontrano nella gestione dei loro sintomi. Ad esempio, le difficoltà di organizzazione e la fatica nel rispettare le scadenze possono generare preoccupazioni e ansia nel tempo.

In questi casi, è importante trattare entrambe le condizioni per ottenere risultati ottimali.

Affidarsi a uno psicoterapeuta specializzato nella diagnosi e cura dei disturbi d’ansia può fare la differenza per comprendere se soffri di ansia o di ADHD. E per intraprendere un percorso di cura dai sintomi.