Sintomi neurologici del panico

Gli attacchi di panico sono caratterizzati da sintomi neurologici intensi e debilitanti. Questi sintomi possono spaventare chi ne soffre, facendo temere condizioni mediche gravi come ictus o epilessia. In questo articolo esploreremo in dettaglio i principali sintomi neurologici legati agli attacchi di panico, le loro cause e i metodi per affrontarli.

 

Cos’è un attacco di panico?

Un attacco di panico è un episodio improvviso di paura intensa o disagio che raggiunge il picco in pochi minuti. È spesso accompagnato da sintomi fisici e neurologici che possono simulare emergenze mediche. Gli attacchi di panico possono verificarsi in qualsiasi momento, anche durante il sonno.

 

Sintomi neurologici del panico

1. Vertigini e senso di stordimento

Uno dei sintomi neurologici più comuni durante un attacco di panico è la sensazione di vertigine o stordimento. Questo accade a causa di un’improvvisa riduzione dell’apporto di sangue al cervello, provocata dalla respirazione rapida (iperventilazione). L’iperventilazione riduce i livelli di anidride carbonica nel sangue, causando una vasocostrizione che può provocare questa sensazione spiacevole.

 

2. Formicolio e intorpidimento

Molti pazienti descrivono una sensazione di formicolio o intorpidimento, spesso alle mani, ai piedi o al viso. Questo sintomo, chiamato parestesia, è dovuto all’iperventilazione, che altera l’equilibrio degli elettroliti e la trasmissione degli impulsi nervosi.

 

3. Tremori e scosse muscolari

I tremori durante un attacco di panico derivano dall’attivazione del sistema nervoso simpatico, che prepara il corpo alla “fuga o lotta”. L’adrenalina rilasciata nel sangue causa contrazioni muscolari involontarie che possono manifestarsi sotto forma di tremori o scosse muscolari.

 

4. Visione offuscata o alterata

Durante un attacco di panico, la visione può apparire sfocata, offuscata o distorta. Questo sintomo è spesso legato alla ridotta circolazione del sangue nella retina e alla dilatazione delle pupille.

 

5. Sensazione di irrealtà (derealizzazione/depersonalizzazione )

Molti descrivono la sensazione di essere “disconnessi” dalla realtà o dal proprio corpo, un sintomo noto come derealizzazione o depersonalizzazione. Si pensa che questo fenomeno sia una risposta protettiva del cervello per ridurre l’intensità dell’angoscia emotiva durante l’attacco.

 

6. Mal di testa e pressione cranica

Il mal di testa può essere sia un sintomo diretto che un effetto collaterale secondario dell’attacco di panico. Lo stress e la tensione muscolare possono provocare mal di testa tensivi, mentre l’iperventilazione può causare una sensazione di pressione cranica.

 

7. Debolezza e sensazione di svenimento

La sensazione di estrema debolezza e l’impressione di svenire sono comuni. Anche in questo caso, l’iperventilazione gioca un ruolo chiave, riducendo l’ossigeno disponibile per il cervello. Tuttavia, gli svenimenti veri e propri sono rari durante un attacco di panico.

 

8. Confusione mentale e difficoltà di concentrazione

Durante un attacco di panico, la mente può apparire confusa e annebbiata, con difficoltà a concentrarsi o a comprendere ciò che accade. Questo sintomo deriva dalla combinazione di stress, paura intensa e disfunzione temporanea delle aree cerebrali responsabili della memoria e del ragionamento.

 

Cause neurologiche degli attacchi di panico

I sintomi neurologici durante un attacco di panico sono il risultato di una complessa interazione tra il sistema nervoso centrale e il sistema nervoso autonomo. Ecco i meccanismi principali:

 

Iperattivazione del sistema nervoso simpatico:

Durante un attacco di panico, il cervello attiva il sistema nervoso simpatico, inondando il corpo di adrenalina. Questo provoca sintomi fisici e neurologici, inclusi tremori e battito cardiaco accelerato.

 

Ipersensibilità dell’amigdala:

L’amigdala, una struttura cerebrale responsabile della gestione delle emozioni e della risposta alla paura, può diventare ipersensibile nelle persone predisposte agli attacchi di panico.

 

Disregolazione neurochimica:

Squilibri di neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina e il GABA possono aumentare il rischio di attacchi di panico. Questi neurotrasmettitori regolano l’umore e la risposta allo stress.

 

Predisposizione Genetica e Fattori Ambientali

Le ricerche hanno dimostrato che esiste una componente genetica nel disturbo di panico. Tuttavia, lo stress ambientale e i traumi possono scatenare il primo attacco.

 

Gestione e trattamento dei sintomi neurologici

Affrontare i sintomi neurologici degli attacchi di panico richiede una combinazione di interventi psicologici, farmacologici e di auto-gestione:

 

1. Psicoterapia:

La psicoterapia è il trattamento più efficace per gli attacchi di panico. Aiuta i pazienti a riconoscerne le cause e a sviluppare strategie per affrontarli.

 

2. Farmaci:

Gli antidepressivi (SSRI) e gli ansiolitici (benzodiazepine) possono aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi.

 

3. Tecniche di respirazione:

Praticare la respirazione diaframmatica e gli esercizi di rilassamento può ridurre l’iperventilazione e i sintomi neurologici associati.

 

4. Stile di vita sano:

Evitare la caffeina, l’alcol e gli stimolanti, fare esercizio fisico regolare e dormire a sufficienza sono fondamentali per mantenere il sistema nervoso in equilibrio.

 

In conclusione,  i sintomi neurologici degli attacchi di panico sono reali e spesso spaventosi, ma comprendere i loro meccanismi sottostanti può aiutare a gestirli meglio. Con il giusto supporto medico e psicologico, è possibile ridurre la loro intensità e migliorare significativamente la qualità della vita. Se soffri di attacchi di panico, non esitare a consultare uno specialista per ricevere una valutazione e un piano di trattamento personalizzato.