È paura o panico?
Immagina di camminare in un bosco fitto quando all’improvviso senti un fruscio tra le foglie. Il battito cardiaco accelera, i muscoli si tendono, e sei pronto a scattare. Poi, scorgi un animale innocuo e tiri un sospiro di sollievo. Questo è un esempio classico di paura: una reazione naturale e utile davanti a un pericolo esterno.
Ma ora immagina di essere in casa, al sicuro, e all’improvviso il tuo corpo reagisce come se fossi in pericolo. Il cuore batte all’impazzata, il respiro si fa corto, ti senti in trappola. Non c’è nulla attorno a te che giustifichi questa reazione, eppure ti sembra di essere in preda a un terrore inarrestabile. Questo è panico.
La differenza tra paura e panico è profonda e spesso fraintesa. La paura ha un oggetto esterno, qualcosa di concreto da cui puoi allontanarti per sentirti meglio. Il panico, invece, è un nemico invisibile che si manifesta dentro di te. Fuggire non è un’opzione, perché non puoi scappare da te stesso. E allora, che fare?
Paura: un’emozione che protegge
La paura è una delle emozioni più antiche e utili che possediamo. È un sistema di allarme naturale, progettato per proteggerci dai pericoli. Quando percepiamo una minaccia, il nostro cervello attiva il sistema nervoso autonomo, che prepara il corpo alla fuga o alla lotta.
Pensiamo a un esempio concreto: hai paura dei cani perché in passato sei stato morso. Quando vedi un cane, il tuo corpo reagisce con un senso di allerta. In questo caso, la paura ha una funzione protettiva e razionale: puoi scegliere di evitare il cane e sentirti al sicuro.
Questa è la caratteristica principale della paura: è collegata a un elemento esterno, quindi gestibile. Possiamo controllare la paura modificando il nostro comportamento o la situazione attorno a noi.
Panico: un nemico invisibile
Il panico, invece, è qualcosa di molto diverso. A differenza della paura, non ha un oggetto esterno identificabile. Arriva all’improvviso, senza una causa apparente, e scatena una reazione fisica devastante:
- Battito cardiaco accelerato
- Sensazione di soffocamento
- Vertigini o svenimento
- Terrore intenso e incontrollabile
- Paura di morire o impazzire
Il panico è come un’onda improvvisa che travolge senza preavviso. Il problema principale? Il tentativo di scappare peggiora solo la situazione. Se hai paura di qualcosa di esterno, puoi evitarlo. Ma se la minaccia sembra provenire da dentro di te, ogni tentativo di fuga diventa un circolo vizioso. È come cercare di correre più veloce della tua ombra: impossibile.
Perché il panico è così spaventoso?
Chi soffre di attacchi di panico spesso teme di perdere il controllo. Il panico sembra un’entità estranea, un nemico invisibile che prende il comando del corpo e della mente. Questa sensazione porta molte persone a sviluppare una paura della paura, un’ansia anticipatoria che alimenta il circolo vizioso del disturbo di panico.
Ma c’è una verità importante che devi sapere: il panico non può farti del male. Per quanto possa sembrare devastante, è un fenomeno temporaneo e autolimitante. Il problema principale non è il panico in sé, ma la nostra reazione ad esso.
Allora, che fare?
Se non puoi scappare dal panico, l’unica soluzione è affrontarlo. Ma come?
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Accetta il panico
Il primo passo per superare il panico è smettere di combatterlo. So che può sembrare controintuitivo, ma resistere a un attacco di panico lo rende solo più forte. Quando senti arrivare l’onda, prova a dirti: “Ok, ecco il panico. So che è solo un momento e che passerà.” Questo atteggiamento riduce l’intensità dell’episodio. -
Resta dove sei
La tentazione di fuggire è forte, ma scappare rafforza l’idea che il panico sia un pericolo reale. Se possibile, resta fermo e lascia che la sensazione faccia il suo corso. Più impari a tollerarlo, più perderà potere su di te. -
Respira profondamente
Il panico altera la respirazione, portandoti a iperventilare. Questo crea ancora più sintomi spiacevoli, come vertigini e formicolii. Prova a rallentare il respiro: inspira per 4 secondi, trattieni per 4 secondi, espira per 6 secondi. Questo aiuta il sistema nervoso a calmarsi. -
Osserva i tuoi pensieri
Il panico è alimentato da pensieri catastrofici: “Sto per svenire,” “Sto avendo un infarto,” “Impazzirò.” Prova a osservare questi pensieri senza identificarli come verità assolute. Sono solo ipotesi, non realtà. -
Focalizzati sul presente
Spesso il panico nasce da una mente che corre troppo avanti nel futuro. Usa tecniche di grounding per riportarti al presente: conta oggetti attorno a te, tocca una superficie, ascolta un suono. Radicarti nel qui e ora aiuta a ridurre l’intensità della crisi.
Quando chiedere aiuto?
Se il panico diventa un ostacolo alla tua vita quotidiana, non devi affrontarlo da solo. Esistono percorsi terapeutici altamente efficaci, che aiutano a interrompere il ciclo del panico e riprendere il controllo della propria vita.
Un terapeuta può insegnarti strategie pratiche per affrontare il panico e ridurre l’ansia anticipatoria. La buona notizia? Il panico è un problema risolvibile. Migliaia di persone ogni anno riescono a liberarsi dagli attacchi di panico e a tornare a vivere senza paura.
Non aspettare: prendi in mano la tua vita oggi
Se il panico ha preso il controllo della tua vita, sappi che non sei solo. Non devi vivere in costante allerta, evitando luoghi o situazioni per paura di un altro attacco. La libertà è possibile, e tutto inizia con una scelta: chiedere aiuto.
Non rimandare: il primo passo verso il cambiamento è più vicino di quanto pensi.