Cosa fare quando provo ansia o panico in luoghi affollati?

Una storia (quasi) vera*

*(I dettagli personali del paziente sono stati cambiati per garantire la privacy dello stesso) 

Marta ha 34 anni, lavora in una grande città e ama andare ai concerti. O meglio, amava. Da qualche tempo, ogni volta che si trova in un luogo affollato – una metropolitana piena, una piazza durante un evento, persino il supermercato il sabato mattina – il suo cuore comincia a battere all’impazzata. Le mani sudano, le gambe tremano, e una sola idea si fa strada nella sua mente: “Devo uscire subito da qui.”

Marta soffre di attacchi di panico in luoghi affollati, un disturbo molto più comune di quanto si pensi, ma spesso nascosto dietro sensi di colpa, vergogna e incomprensione.

Cosa succede durante un attacco di panico in mezzo alla folla?

Un attacco di panico è una reazione intensa e improvvisa di paura. Quando accade in un contesto affollato, l’effetto può essere amplificato dalla sensazione di non avere una via di fuga o un luogo sicuro dove rifugiarsi.

Il corpo reagisce come se fosse in pericolo: il battito cardiaco accelera, la respirazione si fa superficiale, possono comparire vertigini, nausea, sudorazione, senso di irrealtà e una paura opprimente di “impazzire” o “morire”.

Spesso, chi ha vissuto un attacco di panico in pubblico inizia a evitare quei luoghi, temendo che l’esperienza si ripeta. Questo può portare a uno stile di vita sempre più limitato e isolato.

Perché succede? Le radici del panico nei luoghi pubblici

Le cause possono essere molteplici, tra cui:

  • stress accumulato
  • eventi traumatici
  • predisposizione genetica
  • una fase di cambiamento emotivo importante.

I luoghi affollati, pieni di stimoli e senza controllo, possono essere percepiti dal cervello come situazioni minacciose.

In particolare, chi ha una forte sensibilità all’opinione altrui può temere di “fare una brutta figura” se venisse colto da un attacco di panico davanti agli altri. Questo aumenta la pressione interna e prepara il terreno al panico stesso.

La svolta di Marta

Dopo mesi di evitamenti e scuse, Marta ha deciso di chiedere aiuto. Il primo passo è stato contattarmi. “Pensavo che mi avrebbe detto che ero matta“, racconta, “invece mi ha semplicemente detto: ‘Hai vissuto una reazione intensa, ma non sei in pericolo. Possiamo lavorarci insieme.’”

Durante il percorso terapeutico, Marta ha imparato a riconoscere i segnali precoci del panico, a normalizzare le sue sensazioni e a usare tecniche di gestione dell’ansia, come la respirazione diaframmatica e la rifigurazione. Oggi riesce di nuovo a prendere la metro e ha anche partecipato a un concerto, godendoselo fino alla fine, senza pensare all’ansia e al panico.

Strategie psicologiche per affrontare l’ansia nei luoghi affollati

Se ti capita di avere attacchi di panico in pubblico, ecco alcune strategie utili:

Accetta la sensazione, non combatterla

L’ansia si trasforma in panico quando cerchiamo di scacciarla. Prova a pensare: “È una sensazione fastioda ma non è pericolosa. Posso sopportarla.”

Respira lentamente

La respirazione è il primo alleato. Inspira dal naso contando fino a 4, trattieni 2 secondi, espira dalla bocca fino a 6. Ripeti più volte.

Riporta l’attenzione all’esterno

Descrivi mentalmente 5 cose che vedi, 4 suoni che senti, 3 oggetti che puoi toccare. Questo “radicamento” aiuta a uscire dal loop dell’ansia.

Evita l’evitamento

Rinunciare completamente ai luoghi pubblici rinforza la paura. Procedi per piccoli passi, ma esponiti costantemente alla situazione temuta.

Quando chiedere aiuto?

Se l’ansia limita la tua vita quotidiana, se cominci ad evitare sempre più situazioni per paura del panico, o se vivi costantemente nel timore di un nuovo attacco, è il momento di chiedere supporto.

La psicoterapia è altamente efficace nel trattamento degli attacchi di panico. Attraverso il lavoro terapeutico, potrai imparare a conoscere il tuo funzionamento emotivo, a ridurre l’ansia anticipatoria e a ritrovare il tuo senso di libertà.

Riprendere il proprio spazio nel mondo

Gli attacchi di panico in luoghi affollati possono farci sentire piccoli, vulnerabili, fuori posto.

Non lasciare che l’ansia decida per te. Come Marta, anche tu puoi uscire dal tunnel e tornare a vivere pienamente. Il primo passo? Parlane con uno psicoterapeuta.

Se ti riconosci in queste parole e vuoi iniziare un percorso per affrontare l’ansia e ritrovare sicurezza anche nei luoghi affollati, contattami. Insieme possiamo costruire uno spazio di ascolto, accoglienza e cambiamento.