Come superare l’ansia da performance?

L’ansia da performance è una condizione psicologica che può manifestarsi in chiunque sia sottoposto a valutazioni o giudizi, sia nel contesto lavorativo che in quello scolastico, sportivo o artistico.

Questa forma di ansia è caratterizzata da una paura intensa e persistente di non essere all’altezza delle aspettative, sia proprie che altrui.

Ma come possiamo affrontarla?

Un approccio utile è la psicoterapia ermeneutica-fenomenologica, che va oltre il semplice trattamento dei sintomi, esplorando il significato profondo dell’ansia e il vissuto del paziente.

Vediamo come funziona.

Comprendere l’ansia da performance

L’ansia da performance non è solo una reazione fisica come sudorazione, palpitazioni o tremori, ma è anche un fenomeno mentale, che si esprime attraverso pensieri negativi ricorrenti, senso di inadeguatezza e panico.

In questi casi, il focus non è solo su come ridurre i sintomi, ma su come comprendere il significato profondo di questa ansia.

Qui entra in gioco l’approccio ermeneutico-fenomenologico.

L’approccio ermeneutico-fenomenologico

L’ermeneutica è l’arte e la scienza dell’interpretazione, originariamente sviluppata per interpretare testi religiosi e legali.

In psicoterapia viene utilizzata per interpretare le esperienze e i vissuti dell’individuo.

La fenomenologia, d’altra parte, è lo studio dei esperienze così come appaiono alla coscienza.

Combinate, queste due discipline cercano di comprendere l’esperienza soggettiva del paziente e il significato che attribuisce agli eventi della sua vita.

Esplorazione del vissuto

La prima fase della terapia ermeneutica-fenomenologica è l’ascolto attento e non giudicante del terapeuta nei confronti del paziente.

L’obiettivo è quello di esplorare il vissuto del paziente, comprendendo non solo i sintomi dell’ansia, ma anche le situazioni in cui si manifesta e il contesto emotivo e relazionale che le circonda.

Identificazione dei significati

Dopo aver ascoltato le esperienze del paziente, il terapeuta lavora insieme a lui per identificare i significati nascosti dietro l’ansia da performance.

Questo processo implica l’interpretazione delle esperienze, cercando di capire come siano influenzate da credenze, valori, aspettative e dalla storia personale del paziente.

Ad esempio, un paziente potrebbe scoprire che la sua ansia è legata a esperienze di critica e giudizio ricevute in passato, come durante l’infanzia.

Sviluppo di una nuova comprensione

Un aspetto fondamentale di questo approccio è che la nuova comprensione di sé non è imposta dal terapeuta, ma emerge attraverso il dialogo terapeutico.

Questo processo consente al paziente di sviluppare una nuova prospettiva su sé stesso e sulle sue ansie.

Per esempio, un paziente potrebbe scoprire che il suo perfezionismo e la paura di fallire sono strettamente legati al desiderio di essere accettato e amato.

 

 

Come ridurre l’ansia da performance? 

L’ansia, in generale, come vediamo in questo articolo, può essere placata attraverso un percorso di consapevolezza e accettazione.

In particolare, in caso di ansia da performance, grazie ad una maggiore consapevolezza delle radici della propria ansia, il paziente può iniziare a vederla in una luce diversa.

La comprensione dei significati e dei legami sottostanti aiuta a ridurre il potere che l’ansia ha sulla sua vita.

Il paziente può quindi sviluppare strategie di gestione più efficaci, come tecniche di rilassamento, esercizi di respirazione e strategie cognitive per sfidare i pensieri negativi.

Empowerment e crescita personale

Uno degli obiettivi principali della psicoterapia ermeneutica-fenomenologica è l’empowerment del paziente.

Non solo si aiuta a gestire l’ansia da performance, ma si favorisce anche una crescita personale che aumenta la consapevolezza di sé e delle proprie capacità.

Questo porta a una maggiore fiducia in sé e alla capacità di affrontare le sfide con più serenità e resilienza.

Esempi di applicazione

Immagina un musicista che soffre di ansia prima di ogni concerto.

Durante la terapia, esplora come le sue paure siano legate a esperienze passate di giudizio critico ricevuto da genitori o insegnanti.

Con questa consapevolezza, può sviluppare una visione più compassionevole di sé, riducendo gradualmente l’ansia da performance.

Un altro esempio potrebbe essere uno studente universitario che teme di non superare gli esami.

Esplorando la sua ansia, lo studente scopre che la sua paura è legata all’idea che il suo valore personale dipenda dal successo accademico.

Una volta compreso questo, può cominciare a vedere gli esami come opportunità di apprendimento e non come giudizi definitivi sul proprio valore.

In conclusione, la psicoterapia ermeneutica-fenomenologica offre un approccio profondo e centrato sulla persona per affrontare l’ansia da performance.

Attraverso un’accurata esplorazione del vissuto e l’interpretazione delle esperienze, il paziente può sviluppare una nuova comprensione di sé e delle proprie ansie.

Questo non solo aiuta a ridurre i sintomi, ma promuove anche una crescita personale che aumenta la fiducia in sé e la resilienza.

In un mondo in cui le pressioni e le aspettative sono sempre più forti, questo tipo di approccio può fare una grande differenza nella vita di chi soffre di ansia da performance.