10 errori da evitare se soffri di ansia
10 errori che vedo fare spesso da chi soffre di ansia
L’ansia è una compagna scomoda ma molto diffusa. Nel mio lavoro di psicoterapeuta, ricevo ogni settimana persone che combattono contro l’ansia da anni, spesso con la sensazione di non uscirne mai. Ma quello che noto frequentemente è che, prima ancora di affrontare l’ansia, molte persone commettono errori che la alimentano senza rendersene conto.
In questo articolo voglio condividere con te i 10 errori più comuni che vedo fare a chi soffre di ansia, nella speranza che riconoscerli sia già un primo passo verso un cambiamento reale.
1. Resistere all’ansia invece di ascoltarla
Uno degli errori più frequenti è cercare di “schiacciare” l’ansia, combatterla come se fosse un nemico esterno. In realtà, l’ansia è un segnale interno che cerca di dirci qualcosa. Ignorarla o reprimerla porta spesso a un’escalation del malessere. Imparare ad ascoltarla con curiosità è il primo passo per trasformarla.
2. Evitare le situazioni ansiogene
Chi soffre di ansia tende a evitare tutte quelle situazioni che la attivano: viaggi, colloqui, relazioni sociali, perfino guidare. Questo meccanismo, pur essendo comprensibile, nel lungo periodo rafforza l’idea che quelle situazioni siano davvero pericolose. In terapia, lavoriamo per affrontarle gradualmente, in modo protetto.
3. Cercare rassicurazioni continue
Questa è una trappola insidiosa. Chi è in preda all’ansia cerca continuamente conferme dagli altri: “Andrà tutto bene, vero?”, “Secondo te è grave?”. Queste rassicurazioni offrono un sollievo momentaneo, ma nel tempo rafforzano la dipendenza e l’incapacità di gestire l’incertezza. Lavorare sulla fiducia in se stessi è fondamentale.
4. Pensare che l’ansia sia un problema solo mentale
Molti credono che l’ansia sia tutta “nella testa”, dimenticando che il corpo ha un ruolo centrale. Respiro corto, tensione muscolare, battito accelerato: sono segnali che vanno ascoltati. Tecniche di respirazione, mindfulness e lavoro corporeo sono strumenti preziosi che integro spesso nei percorsi terapeutici.
5. Sopravvalutare i propri pensieri
Un altro errore è credere che “se penso una cosa, allora sarà vera”. In realtà, i pensieri ansiogeni sono spesso distorsioni cognitive: scenari catastrofici, generalizzazioni, tutto-o-nulla. Imparare a riconoscerli per quello che sono – pensieri, non verità – è un passaggio terapeutico chiave.
6. Avere aspettative irrealistiche sul cambiamento
Spesso sento dire: “Voglio smettere subito di avere ansia”, oppure “Non voglio più provare queste emozioni”. Cambiare richiede tempo, pazienza e un lavoro profondo. Le scorciatoie, in questo campo, non funzionano.
7. Usare strategie di controllo eccessivo
Chi soffre di ansia tende a voler controllare tutto: il futuro, le reazioni del corpo, i comportamenti altrui. Ma la verità è che non possiamo controllare ogni cosa. Il bisogno di controllo, spesso, alimenta proprio l’ansia. In terapia aiuto i miei pazienti a distinguere ciò che dipende da loro e ciò che no, coltivando l’accettazione e la flessibilità.
8. Confondere l’ansia con una debolezza
“Se ho l’ansia, vuol dire che sono debole”, “Gli altri riescono a gestirla, io no”. Questo pensiero è tossico e profondamente ingiusto. L’ansia non è un segno di debolezza, ma spesso una reazione a situazioni presenti o future delicate o a esperienze passate difficili. Ridare dignità all’emozione è parte del percorso terapeutico.
9. Isolarsi per paura del giudizio
La paura di essere giudicati, di non essere capiti, spinge molte persone a chiudersi, a non parlarne con nessuno. L’isolamento rende l’ansia ancora più pesante. Condividere, invece, è un atto terapeutico in sé. Parlare con un professionista o con persone fidate può fare la differenza.
10. Non chiedere aiuto professionale
Infine, uno degli errori più gravi: pensare di dovercela fare da soli. L’idea che chiedere aiuto sia una sconfitta è una barriera enorme. In realtà, chiedere supporto psicologico è un atto di coraggio e maturità. La psicoterapia non è solo per chi “sta molto male”, ma per chi vuole comprendersi e vivere meglio.
Se ti sei riconosciuto anche solo in uno di questi punti, voglio dirti una cosa importante: non sei solo. L’ansia è un’esperienza comune e condivisa da milioni di persone. Ma soprattutto, si può affrontare. Insieme, passo dopo passo, puoi imparare a non farti più dominare dalla paura, a recuperare fiducia, spazio e libertà.
Nel mio studio, sia online che in presenza, accompagno ogni giorno persone come te, con le loro storie, le loro difficoltà e la loro voglia di stare meglio. Se senti che è arrivato il momento di non combattere più da solo, io ci sono.
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