Un trauma da bambino può causare ansia da adulti?
Una cosa per volta. Partiamo dalla definizione di “trauma” perché il termine viene spesso usato erroneamente in riferimento a molte esperienze dolorose o spiacevoli che tuttavia non costituiscono un trauma.
Un evento traumatico è un evento spaventoso, pericoloso o violento che rappresenta una minaccia per la vita o l’integrità fisica di una persona. Anche essere testimone di un evento traumatico che minaccia la vita o la sicurezza fisica di una persona cara può costituire un’esperienza traumatica.
Le esperienze traumatiche possono innescare forti emozioni e reazioni fisiche che possono persistere a lungo dopo l’evento. I bambini possono provare terrore, impotenza o paura, oltre a reazioni fisiologiche come battito cardiaco accelerato, vomito o perdita del controllo dell’intestino o della vescica. I bambini che sperimentano l’incapacità di proteggersi o che non hanno protezione dagli altri per evitare le conseguenze dell’esperienza traumatica possono anche sentirsi sopraffatti dall’intensità delle risposte fisiche ed emotive.
Ciò è particolarmente importante per i bambini piccoli poiché il loro senso di sicurezza dipende dalla sicurezza percepita delle loro figure di attaccamento.
Anche se gli adulti lavorano duramente per mantenere i bambini al sicuro, accadono ancora eventi pericolosi. Questo pericolo può provenire dall’esterno della famiglia (come un disastro naturale, un incidente automobilistico, una sparatoria a scuola o la violenza della comunità) o dall’interno della famiglia, come la violenza domestica, l’abuso fisico o sessuale o la morte inaspettata di una persona cara .
Quali esperienze possono essere considerate traumatiche?
- Abuso fisico, sessuale o psicologico e negligenza
- Disastri naturali (terremoti, alluvioni, tsunami, ecc.)
- Atti terroristici
- Violenza familiare o comunitaria
- Perdita improvvisa e violenta di una persona cara
- Esperienze di guerra (inclusa la tortura e la condizione di rifugiato)
- Incidenti gravi o malattia mortale
Quando un bambino si trova in una di queste situazioni in cui teme per la propria vita o la vita dei suoi cari, crede di poter essere ferito, assiste a, o è vittima di, violenze oppure perde tragicamente una persona cara, può mostrare segni di stress traumatico infantile. I bambini che soffrono di stress traumatico infantile sono coloro che, esposti a uno o più traumi nel corso della loro vita, sviluppano reazioni che persistono e influenzano la loro vita quotidiana dopo che gli eventi si sono conclusi.
Il trauma infantile è associato al successivo sviluppo di disturbi depressivi e d’ansia.
In uno studio condotto nei Paesi Bassi (Kuzminskeite, 2022) su quasi 3 mila adulti
il 48% ha riferito di aver subito un trauma infantile. Di questi, il 21% ha riportato un trauma grave, mentre il 27% ha riportato un trauma lieve
Tra quelli con trauma, l’89% presentava un disturbo d’ansia o depressivo in corso o in remissione Tra i partecipanti che non hanno riportato alcun trauma, il 68% presentava un disturbo psichiatrico in corso o in remissione
La disregolazione dei sistemi implicati nella risposta allo stress può contribuire a spiegare perché il trauma infantile ha un impatto psichiatrico così drammatico e duraturo.I ricercatori di questo studio hanno scoperto che i livelli di cortisolo e di infiammazione erano significativamente elevati nelle persone con gravi traumi infantili rispetto a quelli senza traumi infantili. Le persone con gravi traumi infantili tendevano inoltre ad avere un indice di massa corporea più elevato, a fumare di più e ad avere altre abitudini malsane che potrebbero rappresentare un meccanismo di “coping” per gestire il trauma. Coloro che avevano subito traumi infantili avevano anche tassi più elevati di asma, diabete e malattie cardiovascolari. Infine le persone con traumi infantili hanno almeno il doppio del rischio di sviluppare il cancro in età avanzata.
I ricercatori hanno poi esaminato i marcatori immuno-infiammatori stimolati dai lipopolisaccaridi (LPS) in base alla gravità del trauma infantile. Ciò fornisce una misura più “dinamica” dei sistemi di stress rispetto a misurare solo i livelli circolanti statici nel sangue. Quasi tutte le persone con traumi infantili, in particolare quelle che avevano subito traumi gravi, avevano le citochine stimolate da LPS sovraregolate.
Tutti i bambini che fanno esperienze traumatiche sviluppano uno stress traumatico?
Fortunatamente, anche quando i bambini vivono un evento traumatico, non sempre sviluppano uno stress traumatico. Molti fattori contribuiscono ai sintomi, tra cui:
- Gravità dell’evento. Quanto è stato grave l’evento? Quanto gravemente è stato ferito fisicamente il bambino o qualcuno che ama? La polizia è stata coinvolta? I bambini sono stati separati dai loro caregiver? Sono stati intervistati da un avvocato, un agente di polizia o un assistente sociale? È morto un amico o un familiare?
- Vicinanza all’evento. Il bambino si trovava effettivamente nel luogo in cui si è verificato l’evento? Hanno visto accadere l’evento a qualcun altro o ne sono stati una vittima? Il bambino ha guardato l’evento in televisione? Hanno sentito una persona cara parlare di quello che è successo?
- Reazioni dei caregiver. Come hanno reagito i caregiver? Il bambino ha affronto l’evento da solo?
- Storia precedente di trauma. I bambini continuamente esposti a eventi traumatici hanno maggiori probabilità di sviluppare reazioni di stress traumatico.
- Fattori familiari e comunitari. La cultura, la razza e l’etnia dei bambini, delle loro famiglie e delle loro comunità possono essere un fattore protettivo, il che significa che i bambini e le famiglie hanno qualità e/o risorse che aiutano a proteggersi dagli effetti dannosi delle esperienze traumatiche e delle loro conseguenze. Uno di questi fattori protettivi può essere l’identità culturale del bambino. La cultura ha spesso un impatto positivo sul modo in cui i bambini, le loro famiglie e le loro comunità rispondono, si riprendono e guariscono da un’esperienza traumatica. Al contrario, le esperienze di razzismo e discriminazione possono aumentare il rischio di un bambino di sviluppare sintomi di stress traumatico.