Quando è inutile andare in psicoterapia?

Rivolgersi a uno psicoterapeuta a volte non produce alcun cambiamento. L’ansia rimane, gli attacchi di panico non vanno via, quella situazione problematica non cambia. Perché accade questo? Quali sono i fattori principali che determinano un insuccesso del percorso di psicoterapia? E quando è inutile andare in psicoterapia? Ne parlo in questo articolo.

 

Convinzioni errate sulla psicoterapia

La psicoterapia è un percorso complesso e profondo, che richiede un impegno significativo da parte del paziente. Andare in psicoterapia non serve a nulla se non c’è un reale impegno da parte del paziente nel processo di guarigione. Troppo spesso, c’è l’errata convinzione che il semplice atto di recarsi dal terapeuta possa risolvere i problemi senza che il paziente debba fare nulla al di là di condividere i propri pensieri e sentimenti. Questa prospettiva, però, è distorta e limitante.

Immagina… Se una persona si iscrivesse in palestra, ma si sedesse solo ad osservare gli altri fare esercizio senza mai sollevare pesi o fare cardio, è improbabile che raggiunga i suoi obiettivi. Proprio come sarebbe assurdo aspettarsi di ottenere risultati positivi senza un impegno personale nell’allenamento, allo stesso modo, aspettarsi che la psicoterapia funzioni senza un impegno attivo del paziente è irrealistico.

La metafora della palestra può essere estesa anche al campo della nutrizione. Immaginate di consultare un nutrizionista per ricevere una dieta personalizzata e poi continuare a consumare cibi non salutari senza apportare alcuna modifica al proprio stile di vita. È chiaro che senza il coinvolgimento attivo nel seguire la dieta e apportare le modifiche consigliate, i risultati positivi saranno difficili da raggiungere.

 

Ma allora qual è la funzione dello psicoterapeuta?

Nel contesto della psicoterapia, è essenziale comprendere che il terapeuta non può fare il lavoro al posto del paziente. Il terapeuta fornisce strumenti, supporto e orientamento, ma la reale trasformazione avviene quando il paziente decide di applicare questi insegnamenti nella propria vita. La guarigione non avviene attraverso il semplice atto di condividere i problemi con il terapeuta, ma attraverso l’azione, l’auto-riflessione e la volontà di apportare cambiamenti significativi.

L’impegno nel processo terapeutico può assumere molte forme. Può significare seguire le indicazioni del terapeuta tra una seduta e l’altra, implementare strategie apprese durante le sessioni nella vita quotidiana, o affrontare attivamente le sfide e i modelli di pensiero negativi. Inoltre, può richiedere la volontà di esplorare profondamente le radici dei problemi, anche quando questo può essere doloroso o scomodo.

 

La paura di star bene

Spesso, la resistenza al cambiamento è uno degli ostacoli più significativi nel percorso terapeutico. Alcune persone possono sentirsi scoraggiate o temere di affrontare le proprie paure e vulnerabilità. Tuttavia, è proprio attraverso il superamento di queste resistenze e la volontà di affrontare le sfide che si apre la strada alla crescita personale e alla guarigione.

La psicoterapia è un contesto clinico e uno spazio sicuro dove il paziente può esplorare i propri pensieri e sentimenti. Tuttavia, è fondamentale che sia accompagnata da un impegno personale nel processo terapeutico. Senza questa componente attiva, la psicoterapia rischia di trasformarsi in una conversazione superficiale senza effetti tangibili sulla vita del paziente. In chiacchiera da bar.

Quanto ti fidi del tuo terapeuta?

Un altro aspetto cruciale è la costruzione di una relazione di fiducia e collaborazione tra il paziente e il terapeuta. Questa relazione diventa un elemento chiave nel facilitare l’impegno del paziente nel percorso terapeutico. Quando c’è fiducia reciproca, il paziente si sente più incline a essere aperto e a impegnarsi nella psicoterapia, e questo, senza dubbio, favorisce il processo di guarigione.

In sintesi, andare in psicoterapia è solo il primo passo verso la guarigione. Senza un impegno significativo da parte del paziente, il processo terapeutico rischia di perdere la sua efficacia. È cruciale comprendere che il terapeuta può essere una guida preziosa, ma la reale trasformazione avviene quando il paziente decide di mettere in pratica ciò che apprende durante le sessioni. Solo attraverso questo impegno attivo è possibile sperare di ottenere risultati positivi e duraturi nella psicoterapia.