Perché lo psicoterapeuta non mi da sempre ragione?
Perché lo psicoterapeuta non mi da sempre ragione? Lo psicoterapeuta non sempre dà ragione al paziente per diverse ragioni fondamentali nel contesto della terapia. In questo articolo ti spiego perché.
Cos’è la psicoterapia?
Iniziamo analizzando il concetto di terapia come un processo collaborativo basato sulla fiducia reciproca tra terapeuta e paziente che avviene in un contesto clinico e in una relazione asimmetrico. Contesto clinico implica che una delle due figure, il terapeuta in questo caso, possieda competenze che l’altro non ha. Fiducia reciproca significa che il paziente è chiamato a fidarsi e ad affidarsi al suo terapeuta. Relazione asimmetrica significa che in psicoterapia ciascuno degli attori gioca un ruolo ben preciso che non consente scavallamenti di confini (per esempio lo psicoterapeuta non può “fare l’amico” del paziente, sedurlo, ecc. E viceversa).
Prima di tutto, è importante comprendere che la terapia mira a promuovere il benessere mentale del paziente attraverso l’esplorazione di pensieri, emozioni e comportamenti. In questo contesto, il terapeuta può sfidare le prospettive del paziente per stimolare la crescita personale e affrontare i problemi sottostanti.
• Obiettività: Il terapeuta si sforza di mantenere un punto di vista neutrale per valutare oggettivamente la situazione. Spesso, questo implica esaminare le esperienze del paziente da diverse prospettive, incoraggiando una comprensione più approfondita.
• Auto-riflessione: Il terapeuta incoraggia il paziente a esplorare le proprie convinzioni e percezioni. Sottolinea l’importanza dell’auto-riflessione per sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e affrontare eventuali distorsioni cognitive.
• Cambiamento di prospettiva: La terapia spesso richiede di affrontare le sfide e di vedere le cose da una nuova prospettiva. Questo può essere scomodo o frustrante, ma è un elemento cruciale per il cambiamento positivo.
• Confronto con la realtà: Il terapeuta potrebbe dover confrontare il paziente con la realtà, specialmente se le convinzioni o le interpretazioni sono distorte. Questo processo può causare inizialmente disagio, ma è essenziale per la crescita e il superamento delle difficoltà.
• Sfida delle difese: Talvolta, il paziente può utilizzare difese psicologiche per evitare di affrontare aspetti dolorosi o scomodi della propria vita. Lo psicoterapeuta può sfidare queste difese per facilitare la consapevolezza e la comprensione.
• Apprendimento e crescita: La terapia è un processo dinamico che mira al cambiamento positivo. Il terapeuta potrebbe non sempre concordare con il paziente per spingere verso nuove prospettive, apprendimento e crescita personale.
• Autonomia: Il terapeuta rispetta l’autonomia del paziente, ma ciò non implica necessariamente sempre dare ragione. Al contrario, la sfida costruttiva può favorire la presa di coscienza e l’autonomia decisionale del paziente.
In conclusione, lo psicoterapeuta non offre sempre ragione per favorire un processo di crescita e cambiamento profondo. La sfida delle convinzioni, la consapevolezza delle difese e l’esplorazione di nuove prospettive sono elementi essenziali della terapia che possono portare a una migliore comprensione di sé e alla risoluzione dei problemi.