Le 5 cause organiche del disturbo erettile
Il disturbo erettile viene comunemente chiamato impotenza sessuale. E’ un disturbo che, a diversi livelli di gravità, è abbastanza diffuso fra gli uomini sopra i 40 anni di età.
Può avere diverse cause, fisiche o psicologiche. Ma a prescindere dall´eziologia, ha un impatto piuttosto forte sulla persona che ne soffre e sulla coppia.
Il disturbo erettile influenza negativamente la prestazione sessuale, con tutte le implicazioni sociali e psicologiche con comporta avere un problema che limita l’espressione completa verso il proprio partner.
Inoltre, il carattere così intimo della patologia porta spesso chi ne soffre a non confidarsi, talvolta nemmeno con un professionista della salute. Questo non fa che aggravare la situazione e i tempi di risoluzione.
Può aiutare sapere che il disturbo è relativamente comune, soprattutto tra gli uomini di età più avanzata. Le statistiche più attendibili dicono che circa la metà degli uomini fra i 40 e i 70 anni soffre di disturbo erettile lieve o moderato, mentre il 10% dei maschi compresi nella stessa fascia di età soffre di disturbo erettile severo. Sotto i 40 anni, la patologia colpisce circa il 5% delle persone. In generale, in Italia si stima che siano 3 milioni gli uomini che soffrono di disturbo erettile, un numero pari al 10-15% della popolazione maschile totale (APA, 2013).
Cos´è il disturbo erettile?
Il disturbo erettile consiste nell’incapacità di avere un’erezione del pene tale da consentire la penetrazione e poter avere un rapporto sessuale completo. Rientra nella definizione anche il caso in cui l’erezione avvenga, ma non si riesca a mantenerla per un tempo adeguato al completamento del rapporto. L’anomalia si presenta anche in presenza di un normale stimolo del desiderio sessuale.
Per comprende meglio come può presentarsi il disturbo erettile, è necessario descrivere cosa è e come avviene un’erezione, a partire dalla conoscenza dell’organo preposto a tale meccanismo: il pene.
Le caratteristiche anatomiche del pene
Il pene consiste di due corpi cavernosi, entro cui scorrono le arterie cavernose. Il corpo spongioso, in cui passa buona parte dell’uretra, organo preposto all’espulsione dello sperma e dell’urina. La testa (o glande), in cui risiede l’apertura esterna dell’uretra. Il prepuzio, ossia lo strato di pelle che ricopre il glande.
Il fenomeno dell’erezione del pene è il risultato di una complessa risposta fisiologica. A partire dallo stato di eccitazione maschile, coinvolge una serie di altri meccanismi – vascolari, endocrini, neurologici e muscolari, senza tralasciare quelli emozionali – la cui perfetta integrazione permette di arrivare a un´erezione soddisfacente.
Tecnicamente, l’erezione è il risultato di un riflesso spinale. Il riflesso comporta un maggior afflusso di sangue alle arterie cavernose (quindi ai corpi cavernosi), con il conseguente aumento del turgore e delle dimensioni del pene stesso. A ciò si accompagna anche un’elevazione del pene, appunto l’erezione.
E’ a questo punto che qualcosa può non funzionare: se infatti l’afflusso sanguigno è inferiore alle reali capacità del corpi cavernosi, l´erezione, l’inturgidimento e l’aumento dimensionale del pene sono limitati. Tale condizione influenza la prestazione sessuale, in maniera ovviamente negativa.
Cause organiche o psicologiche?
La disfunzione erettile va ovviamente trattata diversamente in base alla causa originaria che la provoca. La prima distinzione da fare è riconoscere se la causa è di tipo organico, ovvero fisico, o di tipo psicologico.
A dirlo può essere solo lo specialista, andrologo o urologo, che nel tracciare una prima anamnesi del paziente farà una quadro generale indirizzando la persona verso gli approfondimenti clinici più opportuni sulla base della situazione.
In generale, è indispensabile eliminare o confermare una possibile causa fisica di un qualsiasi disturbo. Per comprendere se la patologia in oggetto sia di tipo organico, ecco gli esami cui il medico potrebbe suggerire di sottoporsi:
- Erettrometria notturna, utile a verificare la presenza di erezioni involontarie durante il sonno.
- Dosaggi ormonali, in particolare della prolattina e del testosterone, che possono influire sulla reazione di erezione.
- Eco-doppler penieno, arteriografia e cavernosografia, utili a valutare le eventuali disfunzioni vascolari.
- Potenziali evocati sacrali, per valutare l’integrità delle vie nervose implicate nella reazione di erezione.
- Test alla papaverina, ovvero l’iniezione di questa sostanza vasodilatatrice nel pene, utile a valutare il suo funzionamento.
Le cause organiche: quali sono le più comuni?
Una componente psicologica è sempre presente di fronte a un problema fisico che riguarda la sfera sessuale. Per questo motivo è sempre utile chiedere appoggio anche a uno psicologo o psicoterapeuta o sessuologo, che potrebbe aiutare anche nella ripresa di una normale attività una volta arginato il disturbo fisico.
Ma a monte di tutto è indispensabile accertarsi che il disturbo erettile non sia provocato da cause organiche.
Ecco quindi quali possono essere le 5 cause organiche più comuni del disturbo erettile.
1- Aterosclerosi
L´aterosclerosi è un processo naturale di invecchiamento delle arterie. A causa dell´aterosclerosi le pareti delle arterie si induriscono e perdono di elasticità. Ciò causa una riduzione di afflusso di sangue.
Il meccanismo interessa ovviamente tutto il corpo, quindi anche il pene: con un minor afflusso di sangue nell’organo, la sua funzionalità è compromessa.
E’ la causa più frequente di disfunzione erettile negli uomini di una certa età. Oltre a una predisposizione individuale, che può modificare l´insorgenza e l’intensità con le quali l’arteriosclerosi può manifestarsi, ci sono patologie o comportamenti che possono accelerarne la comparsa.
Su questi si può, e si deve, vigilare. Sono pazienti a rischio di arteriosclerosi coloro che soffrono di diabete o ipertensione: prendersi cura di queste patologie croniche con la necessaria attenzione e seguendo scrupolosamente i consigli del medico ha un impatto positivo anche sulla propria salute sessuale. Anche il fumo è causa di ispessimento delle pareti arteriosi, una cattiva abitudine che deve essere controllata.
2 – Uso di sostanze
Farmaci, alcool e droghe possono interferire con la sessualità. Alcuni antiipertensivi, sedativi, antidepressivi possono indurre disturbi dell’erezione.
Il disturbo deve essere immediatamente segnalato al medico curante, che farà una valutazione complessiva del caso indicando la soluzione più appropriata.
Assolutamente da evitare il fai da te, con la decisione magari di sospendere alcuni farmaci per evitare il disturbo collaterale.
Il rischio è quello non solo di non risolvere il deficit erettile, ma anche di compromettere la patologia pre esistente. Molto più conveniente agire sull’eliminazione di sostanze stupefacenti, come eroina, metadone, oppioidi.
A medio – lungo periodo di tempo, queste droghe possono produrre lesioni neuro vascolari correlate alla disfunzione erettile. Naturalmente sarà sempre necessario un adeguato supporto professionale nella strada verso la disintossicazione dall’uso di tali sostanze che produrrà diversi benefici, compresa una migliore attività sessuale.
Attenzione anche all’abuso di alcool. Oltre all’impatto negativo generale che può avere sull’organismo, anche a livello sessuale comporta una diminuzione delle prestazioni. Non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze: anche se è vero che è stato descritto un incremento del desiderio dopo assunzione abbondante di alcool, è stata anche registrata ma una riduzione della risposta erettile. In generale un abuso cronico di alcolici ha un effetto negativo sulla sessualità.
3 – Cause anatomiche
Una causa organica della disfunzione erettile è la malattia di Peyronie , detta anche induratio penis plastica. E’ catalogata fra le malattie rare, ma questo non significa che non possa comparire.
Al momento, le stime parlando di un 7% di uomini colpiti fra i 50 e i 70 anni.
In sostanza si tratta di un’alterazione dei corpi cavernosi del pene a causa della quale la naturale struttura di rivestimento, che dovrebbe essere elastica, viene sostituita da un tessuto fibroso e rigido, che ne impedisce l’espansione.
4 – Patologie neurologiche
Le patologie neurologiche colpiscono il sistema nervoso centrale. Dal momento che il meccanismo erettile ha origine a livello del midollo spinale, è comprensibile come queste influiscano sulla funzionalità del pene.
Le patologie che più frequentemente sono implicate nel deficit erettile sono la sclerosi a placche, le lesioni midollari, il morbo di Parkinson , la demenza di Alzheimer, l’infarto cerebrale.
5 – Cause fisiche traumatiche
Un forte trauma alla testa del pene può causare disfunzione erettile. Secondo le statistiche, fra gli uomini che incorrono a traumi fisici al pene, il 10% circa sviluppa tale patologia. In questo caso si può parlare di reazione post traumatica, fra le quali rientrano anche i casi di disfunzione erettile derivante dai danni al pene causati inavvertitamente durante gli interventi chirurgici ai genitali.
Oltre alle sopracitate causa organiche, esistono anche cause psicologiche del disturbo erettile. Di questo argomento ne parliamo in questo articolo.