E’ normale sentirsi in ansia prima di una seduta con lo psicoterapeuta?
Il giorno della seduta dallo psicoterapeuta è arrivato. Ancora poche ore e lo vedrò. Ma perché mi sento in ansia? … E io che credevo che andare in psicoterapia significasse solo sfogarsi, buttare qualche lacrima e stare meglio!”. Tra i falsi miti che circondano la psicoterapia ce n’è uno che vede lo psicoterapeuta come confessore laico a cui vado a vomitare addosso le mie frustrazioni e i miei guai.. La realtà dei fatti è ben diversa però. Se è vero che parte delle sedute sia dedicata al racconto di alcuni eventi, la psicoterapia è altro. E, sia durante le sedute che tra un incontro e l’altro, possono venire a galla diverse emozioni. Tra cui anche l’ansia.
In effetti esistono diverse ragioni per le quali potresti sentirti in ansia prima di una seduta con il tuo psicoterapeuta. Scopriamone insieme qualcuna.
Ansia da giudizio
L’ansia da giudizio è caratterizzata da uno stato di apprensione relativo a cosa lo psicoterapeuta può pensare di me o di quello che (non) ho fatto tra una seduta e l’altra. Questa forma di ansia è legata a un’altra emozione, la vergogna. Certo, allo psicoterapeuta riveli segreti che a volte non dici neppure a te stesso. È del tutto normale quindi provare un po’ di imbarazzo. Ma, proprio come per curare una ferita hai bisogno di esporla, la stessa cosa succede in psicoterapia. Una buona alleanza terapeutica presuppone che tu ti lasci scoprire dal tuo psicoterapeuta. Proprio come quando vai dal dentista, più tieni la bocca aperta e meglio lui può intervenire, la stessa cosa succede in psicoterapia: meglio sei in grado di “aprirti”, più facile sarà per lo psicoterapeuta aiutarti a stare bene.
Ansia da performance
C’è chi si preoccupa perché crede che debba avere sempre qualcosa di brillante da dire o qualche evento sensazionale da raccontare. Non è così. Anche quando apparentemente credi di non avere nulla da dire, un bravo psicoterapeuta sa sempre cosa tirare fuori da te affinché la seduta sia proficua e funzionale al tuo benessere. La psicoterapia è dove puoi sentirti a casa, nelle tue fragilità. Perché sai che dall’altra parte c’è qualcuno in grado di accogliere, comprenderle e trasformarle in qualcosa di buono per te.
Ansia da controllo
Quali domande mi farà lo psicoterapeuta? Cosa vorrà sapere? E se non sono in grado di rispondere? Rilassati, è una seduta di psicoterapia, mica un esame ???? Ricorda, la psicoterapia è un tempo e luogo per te. Lo psicoterapeuta è sempre dalla tua parte, anche quando non ti dà ragione. E ha in mente e a cuore una sola cosa: il tuo bene (e la tua salute mentale).
Cosa fare?
Se soffri di ansia e stai facendo un percorso di psicoterapia avrai sicuramente capito che l’evitamento è una strategia disfunzionale per (non) affrontare i problemi. La psicoterapia può diventare una palestra per mettere a frutto ciò che apprendi durante le sedute.
Invece di scappare, spostare o annullare l’appuntamento, racconta al tuo psicoterapeuta di questa tua ansia. Sicuramente lui saprà come orientarti per far fronte a ciò che ti turba.
A volte la psicoterapia è un processo doloroso (proprio come andare dal dentista o dal fisioterapista): si toccano i nervi scoperti dell’esistenza ed è assolutamente normale che emozioni come ansia, paura, tristezza, rabbia, ecc. si manifestino. Sia durante le sedute che tra una seduta e l’altra.
Dolore e trasformazione vanno di pari passo. Proprio come, se volessi dimagrire dovresti sopportare con pazienza un po’ di fame, la stessa dose di pazienza occorre in psicoterapia. Non è mai dolore sprecato. E il vantaggio che ne avrai sarà di gran lunga superiore al dolore provato.