Qual è la differenza tra attacco di ansia e attacco di panico?
C’è una grande differenza tra attacco di ansia e attacco di panico. Ma le due condizioni vengono spesso confuse. In questo articolo ti spiego come riconoscere un attacco di panico da un attacco di ansia. Cominciamo!
L’attacco di ansia
Quello che, comunemente, viene chiamato attacco di ansia ha il nome in psicologia di ansia di stato. Per ansia di stato intendiamo una condizione di ansia di tipo situazionale. L’ansia è cioè ascrivibile a una determinata situazione, a un episodio, con un inizio, un’intensità di livello superiore a quello che prova un soggetto nella vita quotidiana, e che si attenua in tempi sufficientemente brevi.
Qualche esempio? Pensata all’ansia da esame. O da primo incontro con la persona che vi piace. O l’ansia che possiamo provare poco prima di una riunione di lavoro importante. O di un colloquio di lavoro. Ma anche all’ansia di non trovare più il cellulare, le chiavi della macchina o il portafogli. In tutti questi casi, l’ansia ha una cornice, e un fattore scatenante, ben definiti. E, conclusosi l’evento attivante, l’ansia scompare.
In tutti questi casi, l’ansia è informazione. Segnala una minaccia al nostro benessere e ci rende pronti a far fronte all’evenienza.
Ci dice quando dobbiamo congelarci, fuggire o combattere e mobilita il nostro corpo per rispondere rapidamente, senza pensare.
Senza ansia, non saremmo in grado di evitare vere minacce al nostro benessere e alla nostra incolumità.
Ma possiamo provare ansia anche solo per situazioni immaginarie, che possono o meno essere significative o reali.
L’ANSIA PUO’ ESSERE NOSTRA AMICA E ALLEATA
In un certo senso, le nostre menti si sono evolute per essere estremamente attente al rilevamento delle minacce. È più probabile che valutiamo le cose come minacce che non. In questo modo non ci perdiamo nulla di ciò potrebbe danneggiarci.
Ma la brutta notizia è che la nostra mente non ha un pulsante “off” per l’ansia. E questo significa che a volte l’ansia diventa un problema.
Tutti gli esseri umani provano ansia quando sperimentano eventi stressanti. Parlare in pubblico, eventi sociali, problemi relazionali, stress sul lavoro e preoccupazioni finanziarie sono fattori scatenanti comuni che fanno sentire le persone in uno stato di ansia.
Tutto nella norma, almeno fino a qui. Succede, invece, a volte, che gli eventi della vita possono scatenare disturbi d’ansia o disturbi di panico.
L’attacco di panico
Le persone spesso dicono di avere o di avere avuto un “attacco di panico” senza sapere davvero cosa sia un attacco di panico. Vediamo allora cos’è un attacco di panico.
Un attacco di panico è un episodio improvviso di intensa paura, che spesso innesca reazioni fisiche e psicologiche anche quando non c’è una vera minaccia. A guardare bene però la minaccia c’è. Ed è reale. E sai qual è? La minaccia di un corpo impazzito, sul quale improvvisamente non ho più controllo. Il cuore batte forte, ho le vertigini, la testa leggera. Fatico a respirare, tremo, sudo. Ho paura che stia morendo, impazzendo o svenendo. Sensazioni terribili che spaventerebbero il più coraggioso degli eroi!
Gli attacchi di panico, infatti possono essere molto debilitanti e limitare la libertà delle persone.
Quando una persona ha un attacco di panico, il suo cuore inizia a battere forte e ha difficoltà a respirare. Alcune persone sentono di perdere il contatto con la realtà. Mentre però alcune persone hanno un solo attacco di panico, altre possono sperimentare episodi ripetuti nel tempo. Per coloro che hanno episodi ricorrenti, i professionisti della salute mentale possono lavorare per aiutare a identificare la causa e i fattori scatenanti.
Qual è la differenza tra attacco di ansia e attacco di panico?
Comprendere la differenze tra attacco di ansia e attacco di panico può aiutare le persone a prendere provvedimenti per affrontare le due condizioni. La conoscenza di queste differenze può anche aiutare le persone a riconoscere se la loro ansia o il loro panico necessita un trattamento. Vediamo ora insieme alcuni esempi di ansia e panico.
Esempio 1: un livello normale di ansia
E’ l’ansia che un individuo prova in una situazione difficile. La paura di un futuro incerto, i ricordi di un passato difficile, le minacce (sia reali che percepite) e la confusione sul mondo che ci circonda sono tutti fattori scatenanti dell’ansia. Si tratta di un’ansia naturale e comprensibile.
Esempio 2: un livello di ansia moderato
Il secondo esempio descrive un individuo che prova ansia quasi costante da almeno 6 mesi. L’ansia riguarda quasi tutte le aree della vita. In questi casi, soprattutto se l’ansia causa disagio o compromissione o limitazioni, è bene fare un check-up psicologico.
Esempio 3: panico
Un individuo che sta vivendo un attacco di panico. Gli attacchi di panico sono più rari – ma più gravi – dell’ansia. Possono venire dal nulla, senza preavviso o provocazione. Oppure possono essere situazionali, cioè indotti da determinate situazioni.
Le persone che hanno attacchi di panico possono provare mancanza di respiro, vertigini, nausea e intorpidimento. Alcuni tremano e sudano.
Gli individui che soffrono di panico spesso sono molto attenti alle sensazioni fisiche che potrebbero essere foriere di panico. Evitano i luoghi in cui potrebbero essersi verificati attacchi di panico in passato. Si arriva persino a evitare di uscire di casa. O di uscire solo in compagnia di qualcuno con il quale ci si sente al sicuro.
La buona notizia
La buona notizia è che sia l’ansia che il disturbo di panico sono altamente curabili con la psicoterapia. Specialmente se intercettati in tempo, al loro esordio. La cattiva notizia, invece, è che ansia e panico raramente guariscono spontaneamente. Non sottovalutarli. L’intervento psicoterapico funziona. E in tempi ragionevolmente brevi. Lasciati aiutare. Ritorna a vivere libero.