Depressione: cosa fare?
Depressione: cosa fare? Chissà quante volte ti sarai fatto/a questa domanda… In effetti i disturbi depressivi sono comuni nella popolazione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità individua la depressione come la quarta causa di disabilità a livello mondiale. Ma quali sono i sintomi della depressione, le sue cause e i trattamenti?
Che cos´è la depressione?
Nel linguaggio comune la parola “depressione” viene utilizzata per descrivere situazioni diverse, ma accomunate da un abbassamento del tono dell’umore. Per tono dell’umore si intende una disposizione dell’affettività di carattere durevole che può andare incontro a modificazioni in risposta agli eventi che ci capitano. Il tono dell´umore può variare tra i due estremi della tristezza e dell’euforia. Il tono dell’umore influenza il nostro modo di presentarci agli altri e comunicare con loro, le nostre percezioni, le nostre modalità di pensiero, di comportamento e di movimento.
Se è chiaro che le nostre emozioni cambiano nel tempo, a seconda di come ci sentiamo e delle cose che ci capitano, è vero anche che ciascuno di noi presenta spesso una tonalità dell’umore che lo caratterizza al di là delle circostanze del momento. Alcune persone, cioè, presentano più facilmente un umore alto. Altre, invece, sono più spesso di “cattivo umore” o presentano una tonalità affettiva maggiormente sintonizzata sulle corde della tristezza. In questo caso, per esempio, si può parlare di temperamento depressivo, caratteristico delle persone che tendono ad essere malinconiche, ad avere una scarsa autostima, ad essere pessimiste.
Essere tristi o pessimisti signifia essere depressi?
Essere tristi o tendenzialmente pessimisti non ha nulla a che vedere con le situazioni in cui l’umore si presenta patologicamente depresso configurando un vero e proprio disturbo psicologico degno di attenzione clinica. Ugualmente importante è affermare che i vissuti di lutto e vuoto che si sperimentano quando si perde il lavoro, un partner o qualcos’altro di importante devono preoccupare meno rispetto a una tonalità depressa dell’umore che non è conseguente a circostanze simili, ma sembra emergere dal nulla.
Quali sono i sintomi della depressione?
Il DSM 5 (APA, 2013), manuale utilizzato per la diagnosi dei disturbi psichiatrici, descrive disturbi depressivi diversi per sintomi e caratteristiche. Il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente, la depressione maggiore, il disturbo depressivo persistente, il disturbo disforico premestruale, la depressione dovuta a cause mediche o sostanze, la depressione non specificata.
Nelle loro reciproche differenze, tutti questi quadri sono caratterizzati dalla compromisione significativa del funzionamento relazionale, sociale e lavorativo della persona che ne è quindi investita in maniera globale.
Il disturbo da disregolazione dell´umore dirompente
Nello specifico, il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente riguarda i bambini e i ragazzi fino ai 18 anni. Insorge tipicamente tra i 6 e i 10 anni. È caratterizzato da e da una irritabilità diffusa che può esprimersi attraverso frequenti scatti di rabbia e violenza. Gli episodi di aggressività, nello specifico, devono verificarsi almeno 3 volte a settimana.
Il disturbo depressivo maggiore
Nel caso della depressione maggiore devono essere presenti 5 o più dei seguenti sintomi.
– umore depresso per la maggior parte del tempo
– marcata perdita di interesse o piacere per attività abituali
– significativa perdita di peso o alterazioni dell’appetito
– insonnia o ipersonnia,
-fatica e sensazione di perdita di energia
-agitazione o rallentamento psicomotorio
– attenzione e concentrazione ridotte
-ricorrenti pensieri di morte, ideazione suicidaria o tentativi di suicidio.
Affinché possa essere posta diagnosi di disturbo depressivo maggiore i sintomi devono essere presenti per un periodo di almeno 2 settimane.
Il disturbo depressivo persistente
La diagnosi di disturbo depressivo persistente si può diagnosticare se è possibile rilevare almeno 2 sintomi tra i seguenti per un periodo di almeno 2 anni.
-variazioni dell’appetito
– insonnia o ipersonnia
– scarsa energia e faticabilità
– bassa autostima
– difficoltà di concentrazione e nella presa di decisioni
– hopelessness, cioè sensazione di essere senza speranza.
Questi sintomi descrivono un umore stabilmente depresso, anche se non raggiungono spesso l’intensità della depressione maggiore e possono alternarsi a momenti in cui l’umore si presenta con una tonalità normale.
Il disturbo disforico premestruale
In questo quadro, il disturbo disforicopremestruale descrive una condizione prettamente femminile che può essere diagnosticata alla presenza di almeno 5 tra i seguenti sintomi
– irritabilità
-rabbia o aumento della conflittualità interpersonale
– labilità emotiva
-umore deflesso, disperazione, autocritica
– ansia marcata, con tensione e sensazione di avere i nervi a fior di pelle
– riduzione dell’interesse per le attività consuete
– fatica e scarsa energia
– difficoltà a concentrarsi
– cambiamenti nell’appetito
– sensazione di perdere il controllo sulla propria vita
– sintomi fisici quali dolori al seno, dolori muscolari e articolari, aumento del peso, sensazione di gonfiore.
Depressione indotta da condizioni mediche o da sostanze
La depressione dovuta a condizioni mediche o sostanze, invece, si verifica quando la sintomatologia può essere specificamente connessa alla presenza di alcune malattie o all’assunzione di farmaci e droghe. Nel primo caso, i sintomi depressivi possono essere messi in relazione a problematiche mediche quali le patologie oncologiche, le malattie epatiche, l’anemia, l’ipotiroidismo, ecc…
Nel secondo, è necessario ricordare che la depressione può essere secondaria all’assunzione di farmaci quali alcuni contraccettivi, gli antiparkinsoniani, gli’interferoni, ecc… Vissuti depressivi, inoltre, possono essere collegati anche all’uso di droghe quali cannabis, cocaina, eroina, alcol, allucinogeni, ecc.
Cosa fare se pensi di soffrire di un disturbo depressivo?
Se ti sei riconosciuto in uno dei quadri appena descritti potresti soffrire di un disturbo dell’umore. In questo caso puoi rivolgerti con fiducia a uno psicoterapeuta perun primo colloquio, in presenza oppure online. Non bisogna dimenticare, infatti, che sebbene i disturbi depressivi comportino un malessere invalidante, essi possono essere trattati proficuamente. Come nella maggior parte dei casi di disturbi psicologici, diagnosticare un problema e attivare una terapia sin dagli esordi del malessere può portare a una risoluzione più rapida. Sarà cura dello psicologo-psicoterapeuta proporre un percorso di trattamento personalizzato e funzionale.
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Riferimenti bibliografici
American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
Perrotta G. (2019). Depressive disorders: Definitions, contexts, differential diagnosis, neural correlates and clinical strategies. Arch Depress Anxiety, 5(2), 009-033.