come combattere lo stress

Come combattere lo stress

È chiaro oramai a tutti che lo stress ha un impatto negativo sul nostro benessere. Forse non tutti sanno, però, che può avere delle conseguenze anche sulla salute mentale, oltre che fisica. Come combattere lo stress per ritrovare benessere e salute?

Cosa significa “stress”?

La parola stress è ormai diventata comune nel linguaggio quotidiano. Originariamente, però, faceva parte della terminologia ingegneristica. In questo settore, “stress” indica uno stimolo esterno che esercita una forza su un corpo che può subire una deformazione. Questo effetto prende il nome di “strain”.
La parola stress, in seguito, è stata presa in prestito dalla psicofisiologia. Negli anni Trenta è stata introdotta in questo campo n grazie agli studi pionieristici di Hns Selye. Le sue ricerche hanno dimostrato che gli organismi reagiscono di fronte alle sollecitazioni ambientali. Come? Mettendo in atto una complessa risposta fisiologica che, però, di fronte a stimolazioni prolungate e serie, poteva associarsi a malattia o persino morte.

Il Dottor Stress

Selye o, come veniva chiamato, “il Dottor Stress”, ha effettuato le sue ricerche attraverso la sperimentazione su topi da laboratorio. I modelli animali hanno dei limiti e ci dicono molto poco sulle reazioni dell’uomo di fronte allo stress. Tuttavia, può essere interessante fare un salto indietro nel suo laboratorio. Hans Selye era un patologo. Cominciò a studiare le reazioni di cavie da laboratorio nei confronti della somministrazione di diversi stimoli nocivi. Tra questi tossine, batteri, ma anche condizioni ambientali avverse quali un ambiente eccessivamente caldo o freddo.

Indipendentemente dalla natura dello stimolo nocivo applicato, il corpo dei topolini reagiva. E ad attivarsi era una reazione in tre fasi: una fase di allarme, una di resistenza e una di esaurimento.

La fase di allarme era caratterizzata dalla riduzione del timo e dei linfonodi. Comparivano anche delle ulcere nella mucosa dello stomaco.

Nella fase di resistenza si verificava un aumento del volume delle ghiandole surrenali e della tiroide e gli organi sessuali si atrofizzavano.

Nella fase di esaurimento gli animali arrivavano alla morte. Gli stress cui venivano sottoposti, infatti, erano intensi e ripetuti nel tempo, e rendevano difficile la sopravvivenza delle cavie.

Le ricerche di Selye hanno evidenziato quindi che lo stress può causare delle malattie e indurre persino alla morte.

Come combattere lo stress

Ormai è certo che un cattivo adattamento alle condizioni ambientali causa, nel tempo, un accumulo di alterazioni che sono all’origine di diverse malattie. Come combattere lo stress? Non si tratta tanto di eliminare gli stress quotidiani, ma di imparare a gestirli. Non possiamo infatti evitare le varie incombenze che posono causare stress.

Ascolta questa storia. Negli anni Settanta un noto giornalista e scrittore, Norman Cousins si ammalò di spondilite anchilosante, una malattia autoimmune. Il giornalista confessò di essersi approcciato al suo malessere proprio a partire dalle scoperte del Dottor Stress e dimostrando che la sua ricerca poteva avere implicazioni anche per l’uomo. Nel 1976 Cousins pubblicò un articolo dal titolo Anatomia di una malattia. Nell´articolo si legge del suo particolare approccio alla spondilite. Niente ospedale, pochi farmaci, dieta sana, vitamine e… risate. Quest’ultimo ingrediente, nello specifico, era stato “assunto” considerando che, se le emozioni negative minacciano la salute, quelle positive possono rappresentare un fattore terapeutico.


La storia di Cousins rappresenta sicuramente un aneddoto curioso sulle origini della ricerca su come combattere lo stress e dice qualcosa anche sulla nascita di una disciplina poco conosciuta, la psiconeuroimmunologia. Dopo la guarigione, infatti, Cousins è stato nominato professore di Medical Humanities all’Università di Los Angeles, città in cui ha fondato un laboratorio attivo tutt’oggi che si occupa delle relazioni tra mente e corpo e del ruolo degli aspetti psicologici su salute e malattia.


Cosa sappiamo oggi su stress e salute?

Gli studi di Selye e l’esperienza biografica di Cousins sono all’origine della ricerca sullo stress. Ma molta strada è stata fatta da allora dalla ricerca.
Oggi sappiamo che lo stress cronico può danneggiare il cervello e indebolire il sistema immunitario.
Per esempio, l’esposizione a situazioni croniche stressanti può causare la perdita di neuroni in specifiche aree cerebrali che, per questo motivo, si atrofizzano. Tra queste regioni cerebrali, l’ippocampo e la corteccia prefrontale.

Lo stress, poi, può causare un´ipertrofia dell´amigdala. Tale ipertrofia è dovuta ad un aumento delle connessioni tra i neuroni in quest´area che viene ipertimolata dallo stress.


Stress e sistema immunitario

Lo stress è in grado di alterare il sistema immunitario. Tale alterazione sembra essere all’origine di malattie importanti in persone che hanno fronteggiato stress ripetuti e connessi all’esperienza di cura di familiari con demenza o a maltrattamenti ed abusi durante l’infanzia.
Infine, sembra che l’esposizione a stress cronico possa provocare diverse condizioni. Per esempio dislipidemia, diabete, iperglicemia, sindrome metabolica e disturbi della fertilità.


Come liberarsi dallo stress?

Quanto detto dimostra che lo stress può avere un impatto negativo sulla nostra salute. Per questo è importante occuparsene. Se ormai è chiara l’impossibilità di eliminare lo stress dalla nostra vita, è altrettanto evidente che le scienze psicologiche mettono a disposizione importanti strumenti di contrasto degli effetti negativi dello stress.
Se vi sentite sovraccarichi, quindi, può essere consigliabile rivolgersi ad un professionista della salute mentale. Lui saprà approntare un piano di trattamento che possa fare al caso vostro, rispondendo alle vostre esigenze con flessibilità. Anche comodamente da casa. O integrando nel percorso psicoterapico delle tecniche di rilassamento e gestione dello stress che prevedono un maggiore lavoro sul corpo.

Riferimenti bibliografici
Bottaccioli, F., & Bottaccioli, A.G. (2017). Psiconeuroimmunoendocrinologia. Il manuale. Milano: Edra.
Cousins, N. (1976). Anatomy of an illness (as perceived by the patient). New England Journal of Medecine, 295: 1458-1463.
Selye, H. (1936). A syndrome produced by diverse nocuous agents. Nature, 138: 32.