amico o psicologo

Ne parlo con un amico o con uno psicologo?

Davanti a una questione che ci assilla spesso parlare con qualcuno può aiutarci in diversi modi. Condividere il problema, sfogarsi, ricevere un consiglio (o a volte anche solo un abbraccio) aiuta a fare luce e ridare serenità. Ma in quali situazioni il consiglio di un amico non basta ed è meglio rivolgersi a uno psicologo? Qual è la differenza tra amico e psicologo?

Amico o Psicologo?

Se avessi la possibilità di parlare con uno psicoterapeuta o con un amico, forse la maggior parte di noi sceglierebbe di parlare con un amico. Come mai? Per diverse ragioni. Gli amici ci danno consigli che vogliamo sentire. Abbiamo l’impressione che i nostri amici si prendano cura di noi e vogliano il meglio per noi. E poi, parlare con un amico non costa nulla. Al massimo, quando avranno bisogno di te, gli restituirai il favore.

La psicoterapia, invece, ha lo scopo di aiutare le persone a comprendere e rimediare a un problema.

Le persone vanno in terapia per tutti i tipi di motivi. A volte per trattare un sintomo clinico, come ansia, panico, depressione, stress, ecc. Altre volte, invece per problemi relazionali, di coppia, sul lavoro, ecc.

Chi trova un amico trova un tesoro…

L’amicizia è un bene così prezioso e raro da essere equiparata a una persona che trova un tesoro! L’amicizia è un valore fondamentale capace di superare i confini spaziali, i legami di sangue, le stagioni della vita e di liberarci da tante paure. Ci capita sempre più spesso di sentire affermazioni tipo “ il cane è il miglior amico dell’uomo”. Personalmente questa frase mi fa venire i brividi. Il miglior amico dell’uomo è l’uomo. Troppo comodo un cane da comandare. Tutt’altra storia avere a che fare con esseri umani come noi. Giocarsela alla pari. Scendere dal piedistallo di voler comandare e farsi obbedire.

Qualcuno ha definito le amicizie la famiglia che ci scegliamo. Ed è davvero così. Infatti, se genitori, fratelli, sorelle, ecc. ci vengono dati senza che noi abbiamo possibilità di scelta. non è così per gli amici. Siamo noi a scegliere o a essere scelti e chiamati a un rapporto di amore, fiducia e rispetto reciproci.

Con un amico puoi condividere gioie e dolori, puoi confidarti, aprire il tuo cuore. Ma ci sono situazioni nelle quali il consiglio di un amico non ci basta. Perché?

… e chi trova uno psicologo?

Tante volte le persone arrivano in terapia portando una questione che li assilla e che sembra irrisolvibile. Le hanno provate tutte. Dall’autoanalisi della situazione, al confronto con un amico o con il partner. Ma nulla è servito a migliorare le cose. Diciamocelo: per alcune situazioni il consiglio di un amico non basta. Perché? Cos’ha lo psicologo che l’amico non ha?

Ci sono molte differenze tra il sostegno che può offrire un amico e la relazione terapeutica con lo psicologo. Vediamone assieme qualcuna.

  1. Lo psicoterapeuta (a differenza dell’amico) è un professionista della salute mentale autorizzato e formato per aiutare i propri pazienti a migliorare la propria vita, sviluppare le competenze necessarie per far fronte alle sfide e alle situazioni della vita. Lo psicoterapeuta, infatti, è stato specificamente formato (di solito un percorso di psicologia+psicoterapia dura almeno 10 anni!) nella scienza (e nell’arte) del comportamento umano, della conversazione, interpretazione, valutazione e trattamento sia di disturbi mentali che di questioni non cliniche (per esempio relazionali). Anche se spesso può sembrare una conversazione “casual”, il terapeuta sa porre domande durante la sessione per aiutarti a scoprire il significato e riflettere sulle esperienze di vita e su come queste hanno plasmato la tua situazione attuale. Può aiutarti a guardare come i tuoi pensieri, le tue emozioni e il tuo dialogo interiore contribuiscono a generare e mantenere la situazione problematica in atto. L’amico no.
  2. La terapia ha confini chiari. La psicoterapia si gioca in un setting clinico, sicuro, confidenziale, professionale, solidale ed empatico per esplorare gli aspetti di sé difficilmente valutabili in setting non clinici, come nelle amicizie o nelle altre relazioni personali. Infatti, incontrerai il tuo terapeuta a un’ora specifica e di solito nel suo ufficio online o in presenza. L’amico, invece, è reperibile (quasi) sempre.
  3. In terapia, il focus è su di te. In un’amicizia, sia tu che il tuo amico ascoltate i problemi l’uno dell’altro e vi supportate a vicenda. Nella relazione terapeutica, l’attenzione è esclusivamente su di te. Un terapeuta, a differenza di un amico, non parlerà mai dei propri problemi poiché il focus della relazione terapeutica è su di te.
  4. Lo psicoterapeuta è obiettivo. Poiché non ha una relazione personale con te (ma soltanto professionale), lo psicoterapeuta non è influenzato dai sentimenti personali. Ed è imparziale quando guarda alla tua situazione e ascolta la tua storia.
  5. La psicoterapia è un processo di dispiegamento della nostra saggezza intrinseca che spesso è intrappolata sotto strati di condizionamento o paura. I nostri amici spesso sono felici o tristi per noi ma in genere non si occupano di supportare la crescita e il cambiamento a lungo termine. Né, tantomeno, sono capaci di guarirci da sintomi o disturbi mentali. Non basta parlare con un amico per guarire dall’ansia, dal panico o dalla depressione. Sarebbe come dire, se ho l’appendicite o una gamba rotta ne parlo con un amico e guarirò.

Ricordo ancora come una mia paziente definì la psicoterapia online per curare i suoi attacchi di panico:

E’ stata una delle esperienze più preziose della mia vita. Nei miei momenti di prova personale, la psicoterapia online è stato un porto sicuro, un luogo in cui ricevevo feedback, intuizioni e prospettive uniche da qualcuno che non mi conosceva ma che sapeva leggere dentro di me”.

Potremmo riassumere la differenza tra parlare con un terapeuta e un amico con questa analogia: lo psicoterapeuta è come un allenatore che dalla panchina osserva la tua vita. I tuoi amici, invece sono i tuoi compagni di squadra, che giocano con te e proprio per questo non hanno una prospettiva più ampia su quello che succede in campo. Entrambi i ruoli sono importanti ma le funzioni di ciascuno sono diverse.